Le cose che contano richiedono il giusto tempo. Questo è stato un anno straordinario dal punto di vista musicale. L’album di Dropout, “Sulla fine delle cose”, uscito lo scorso aprile in formato digitale, ha ricevuto un’ottima accoglienza dal pubblico, una risposta inaspettata per un progetto così poco convenzionale. Ancora oggi si discute su quale genere musicale possa definirlo: art-rock, electro-folk, progressive, o forse una qualche fusione di questi elementi? Quel che è certo è che l’aspetto davvero sorprendente, soprattutto per un disco cantato in italiano, è stata la sua diffusione internazionale. USA, UK, Irlanda, Germania e Spagna hanno accolto l’album con entusiasmo, generando recensioni e playlist spontanee che continuano a emergere sul web anche a distanza di mesi. Segno evidente che, sì, ci vuole il giusto tempo. E così, dopo l’ennesima richiesta e feedback, annunciazione, annunciazione: dal 18 dicembre, l’album sarà finalmente disponibile anche in vinile, in una prima edizione limitata di 100 copie numerate, distribuita da cdclick-europe.com e nei migliori negozi di vinili nazionali. Ad perpetuam rei memoriam.
Il mastering, curato come sempre da Swift Mastering in UK, è stato realizzato specificamente per il vinile. Non si tratta quindi di un semplice trasferimento della versione digitale presente sulle piattaforme di streaming, ma di un attento lavoro di adattamento a questo formato “solido”. Ad accompagnare questa uscita c’è anche il videoclip dell’ultimo singolo estratto dall’album: “Petricore”. Non avremmo potuto immaginare un modo migliore per concludere questo splendido 2024. Se l’album vi piace, regalatelo a chi amate. Se non vi piace, regalatelo a chi odiate. Buon ascolto e buone feste a tutti, da Dropout.