Da venerdì 12 gennaio 2024 è in rotazione radiofonica “Tra l’asfalto e il cielo” il nuovo singolo di Paolo Martini prodotto da Joseba Publishing, già disponibile sulle piattaforme digitali dal 5 gennaio con la direzione artistica di Gianni Testa.
“Tra l’asfalto e il cielo” è un brano che vuole trasmettere spensieratezza e felicità, quel senso che ci permette di vivere il momento presente, di lasciarci andare e di godere a pieno ogni istante. Riuscire a sentirsi a proprio agio con la persona giusta, in qualsiasi posto, anche quando ci si perde per strada. Questa canzone vuole donare all’ascoltatore un senso di movimento, sia fisico che mentale.
Il brano è stato scritto da Paolo Martini insieme a Davide Sartore e Diego Ceccon, i quali ne hanno anche curato l’arrangiamento. È stato poi mixato da Emanuele Donnini presso Joseba Studio.
Spiega l’artista a proposito del brano: “Il brano per me rappresenta un momento felice, liberatorio, vissuto e goduto al massimo. Perdersi per poi ritrovare se stessi attraverso viaggi mentali in posti impensabili, riuscendo alla fine a vedere la luce giusta da seguire per “surfare” sull’onda della felicità”.
Il videoclip “Tra l’asfalto e il cielo” si distingue per la sua rappresentazione coinvolgente di un profondo desiderio di fuga e trasformazione, guidato attraverso tre mondi fantastici distinti. Il primo di questi mondi si sviluppa nelle profondità degli oceani, a bordo di un sottomarino, simboleggiando il luogo più inaccessibile da cui emanciparsi. La navigazione attraverso questo ambiente spesso avviene nella semi-oscurità, creando un’atmosfera avvolgente e misteriosa.
Il secondo mondo fantastico, equiparato a una prigione moderna come Alcatraz, evidenzia la necessità di liberarsi da vincoli oppressivi, enfatizzando la sfida e la determinazione necessarie per perseguire la libertà. Il terzo mondo, ispirato a “Stranger Things”, celebra una storia d’amore attraverso la scritta sul muro “Jonathan + Nancy”, aggiungendo un tocco romantico alla trama. Il viaggio intrapreso simboleggia la discesa nella notte oscura dell’anima, rappresentata dal “sottosopra”, ma è proprio in questo cammino che si trova l’elisir della rinascita e del rinnovamento, permettendo ai protagonisti di emergere trasformati e rigenerati.