Con la messa in scena de Il Barbiere di Siviglia di G. Rossini, si conclude la seconda edizione del progetto di educazione musicale promosso dal Taranto Opera Festival e da Europa Incanto per gli studenti delle scuole di Taranto e provincia.
Domani, giovedì 24 aprile, l’opera sarà rappresentata al Teatro Fusco di Taranto, in quattro recite, dalle ore 12 alle ore 20, affinché tutti possano assistere allo spettacolo. I bambini e i ragazzi delle scuole hanno incontrato l’opera lirica: non solo spettatori, ma conoscitori della storia dell’opera, della musica e dei testi; attori e cantanti sul palco, insieme al vero cast e all’orchestra. Dallo scorso anno, il Taranto Opera Festival ha promosso il progetto con l’associazione musicale Europa Incanto.
L’iniziativa, a carattere totalmente gratuito per le scuole e per le famiglie degli alunni, ha previsto la partecipazione a spettacoli operistici di centinaia di alunni delle scuole di Taranto e provincia (di varie età, dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado) e di scuole di altre realtà italiane, che sono giunti a Taranto per prendere parte alle attività.
Il progetto è stato fortemente voluto anche quest’anno da Pierpaolo de Padova, direttore generale del Taranto Opera Festival e da Paolo Cuccaro, direttore artistico del Taranto Opera Festival e dall’associazione Europa Incanto, con il supporto di vari enti, tra questi la Banca di Bari e Taranto e la Regione Puglia, rappresentata dal consigliere regionale Vincenzo Di Gregorio.
Storia della musica e dell’opera, laboratori e la conoscenza della lirica da protagonisti: nel progetto, denominato “Scuola Incanto”, i bambini e i ragazzi hanno conosciuto e interpretato Il Barbiere di Siviglia di G. Rossini, hanno imparato le arie dell’opera attraverso un’app, hanno partecipato ad un “gioco dell’opera” e giovedì 24 aprile saranno attori e cantanti in scena; ci sono stati laboratori per gli insegnanti, laboratori in classe per gli alunni, lo spettacolo finale al teatro Fusco di Taranto.
Il linguaggio della musica, inclusivo, favorisce l’apprendimento e crea relazioni positive e dialogo tra gli alunni e tra gli studenti, la scuola e il territorio; unirà tutti idealmente sul palco e si amplieranno gli orizzonti di conoscenza, in un clima in cui sono promosse la crescita personale e la consapevolezza.
Nello spettacolo, in cui gli alunni saranno protagonisti interpretando l’opera, in costume e con una vera orchestra e un cast di professionisti, saranno coinvolti anche i genitori e sarà utilizzata anche la lingua dei segni (saranno coinvolti anche alunni diversamente abili).