I trulli sono il simbolo della Puglia, famosi in tutto il mondo per la loro forma e le misteriose raffigurazioni sulla facciata. Ma cosa vorranno significare?
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I trulli sono caratteristiche costruzioni a pianta circolare, sulla cui sommità vi è una sorta di tappo bianco a forma di cono rovesciato, con in cima un pinnacolo.
Di questi edifici, in Puglia se ne trovano tantissime, soprattutto in campagna. Ma c’è una sola città nella quale i trulli costituiscono quasi un intero quartiere: Alberobello, una città in provincia di Bari, nata nel XVI secolo, inizialmente come feudo dei conti di Conversano.
I conti diedero ai loro coloni il permesso di costruire nel loro feudo delle costruzioni nelle quali abitare. Questo nascente agglomerato urbano, però, non doveva esistere “legalmente”, poiché i conti di Conversano non volevano pagare il tributo per la sua formazione, previsto dalla Pramatica de Baronibus. Le case, quindi, dovevano essere “abusive”, e quindi costruite a secco, in modo che, in caso di ispezione regia, potessero essere facilmente distrutte: i trulli.
Alberobello, le sue costruzioni e i suoi abitanti, erano ufficialmente “inesistenti”, e per anni furono vittime di soprusi e tragedie da parte dei loro padroni. Finché, nel 1797, re Ferdinando IV di Borbone riconobbe Alberobello come paese del regno borbonico.
Nel corso dei secoli, i trulli divennero costruzioni più resistenti, grazie all’aggiunta di un legamento argilloso chiamato bolo, ma la loro forma e i simboli ad essi appartenenti rimasero immutati nel tempo.
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Ma quali sono questi simboli?
Innanzitutto il pinnacolo sulla sommità: a forma di palla, di disco, di piramide o di tetraedro. Tutti con funzione di offerta al Sole e al suo culto.
Posando, invece, lo sguardo poco al di sotto del pinnacolo, su alcuni trulli è ancora possibile notare dei simboli impressi con calce bianca che, secondo lo studioso Giuseppe Notarnicola, si distinguono in simboli primitivi, pagani e magici. Il loro scopo, a quanto pare, sembrerebbe quello di ingraziarsi il favore di qualche divinità.
Ecco una lista di simboli e pinnacoli, con associato il loro significato, ciascuno con un ruolo di primo piano nella quotidianità dei nostri antenati:
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