Per rafforzare la motivazione necessaria per raggiungere ogni obiettivo della vita, spesso si deve fare riferimento ad un modello ossia un a persona, una figura professionale o un amico o un conoscente, che ce l’ha fatta. Tecnicamente, questa persona sta usando il metodo del Mentoring, è un life coach o mentore; è un metodo nato negli Stati Uniti e viene applicato in diverse situazioni e con modalità differenti.
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Il mentore può essere una figura professionale o , più semplicemente, una persona che senti molto vicina, con cui hai un rapporto diretto e che mantiene una buona condotta per quello che è il problema che vorresti affrontare e superare; una persona che può ispirarti. Per esempio… Vuoi dimagrire? Vuoi sentirti appagato professionalmente? Devi affrontare delle scelte difficili? Devi ancora trovare un ruolo nella vita?
L’obiettivo del metodo mentoring è sviluppare nella persona in difficoltà l’analisi delle sue abilità e competenze, il suo reale bisogno, il ruolo che più si addice alla sua personalità, ecc. Il Mentore segue e promuove la carriera e lo sviluppo professionale di un’altra persona, il Mentee, instaurando un rapporto caratterizzato da una relazione amichevole e cordiale, di complicità, reciproca fiducia e sostegno.
Il mentore è la persona che eroga i propri servizi nei confronti di un Mentee.
Il mentor apre al Mentee le porte a delle soluzioni, porte che il Mentee aveva completamente chiuse e gli fa emergere altre opportunità mai svelate.
Il mentor insegna al Mentee ad avere dei feedback, ad affrontare le sue resistenze e sblocca i suoi “lucchetti”mentali.
Il mentor sostiene il Mentee e si comporta da filtro e da protezione delle sue perplessità, ma nello stesso tempo non lo accusa bensì lo sostiene nel percorso e lo protegge dalle “rovinose cadute”.
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Non solo il Mentee trae dei vantaggi dal Mentoring, anche il Mentor sviluppa gradualmente delle qualità che lo fanno migliorare nella sua professione e nella sua vita. Il Mentor che svolge una professione (medico, nutrizionista, rappresentante, manager, impiegato, ecc.) deve avere molta più pazienza e spirito di osservazione, deve avere empatia con il suo interlocutore, deve essere di larghe vedute, deve trasmettere certezze e deve essere molto rassicurante. Non è semplice essere un Mentor però che riesce a diventarlo vedrà migliorare la sua vita e il suo percorso professionale.
Il Mentore può seguire in modo individuale un singolo Mentee, con il quale svolge una serie di relazioni basate sul colloquio e la condivisione. Il Mentore, inoltre, può fornire i propri servizi nei confronti di un gruppo di Mentee appartenenti ad una medesima organizzazione, a un gruppo sociale o a un contesto professionale. Insomma, la metodologia formativa del Mentoring combina, al tradizionale approccio formativo o terapeutico dell’individuo, una condivisione di contenuti e di riflessioni incentrata su una relazione che stimoli l’instaurarsi di una comunicazione aperta, emozionale e consapevole tra Mentori e Mentee.
E’ il caso di dire: “Chi trova un Mentore trova un tesoro!”.
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