E’ il 22 aprile del 1970 quando negli Stati Uniti viene celebrato per la prima volta l’Earth Day. Fino al 2000 la giornata della terra cadeva ogni 10 anni ma da quell’anno in tutto il mondo si sceglie di celebrare ogni anno la sostenibilità, il contrasto ai cambiamenti climatici, la conservazione della biodiversità, la lotta all’inquinamento.
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Il messaggio è chiaro: ”Vivere in un pianeta sano e’ un diritto di tutti gli abitanti , ma anche un dovere”. Iniziative diverse si susseguono per tutta la giornata ovunque nel mondo.
Quest’anno la GIORNATA DELLA TERRA assume un significato particolare a causa del momento storico che stiamo vivendo. Anche l’amministrazione Biden celebra l’EARTH DAY LIVE #RESTORE OUR EARTH nel corso della quale interviene Papa Francesco, pronunciando parole semplici ma estremamente chiare e incisive:
“La terra e nel mezzo di una grande crisi, non c’è più tempo e lo dimostrano due catastrofi: il clima è il COVID. Dio perdona sempre, noi uomini perdoniamo di tanto in tanto, la natura non perdona più. Dalle crisi non si può uscire uguali ma migliori o peggiori. Siamo di fronte ad una sfida di resilienza affinché venga interrotto il cammino verso l’auto distruzione”
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La pandemia ci ha mostrato che , quando il mondo si ferma, fa pausa anche per pochi mesi, la natura rinasce e si riprende il suo posto sulla terra.
A partire dagli anni dello sviluppo industriale la terra è rimasta lì ferma e impotente a guardarci mentre stupidamente la depredavamo delle sue bellezze e ci impossessavamo della sua natura. Foreste abbattute, specie animali estinte, mari riempiti di plastica e di rifiuti, fonti contaminate da liquami tossici, aria resa irrespirabile a causa delle crescenti emissioni in nome del profitto.
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Improvvisamente un piccolo virus smuove tutto questo e inizia a condizionare tutta la nostra vita. Abbracci, baci, tutto vietato e l’amico diventa nemico, diventa quello da cui guardarsi. Le distanze fra paesi tornano ad essere lunghissime e viaggiare, visitare posti lontani, diventa impossibile.
Ci manca l’aria. I profumi della natura sono solo un ricordo . Sempre più difficile respirare l’odore del mare o l’aria ionizzata di montagna. Ci manca la natura e ci manca la nostra madre terra che, silenziosamente, ci ha dimostrato in questi mesi che se siamo capaci di fermarci e prenderci cura di le, lei sa rinascere e ripagarci con il suo abbraccio di madre e di vita.
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