Orchestra giovanile della Magna Grecia, applausi ed emozione indescrivibile

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Applausi a più riprese per l’opera lirica di Mascagni con l’Orchestra della Magna Grecia e il L.A. Chorus. Dirige Maestro Giuseppe La Malfa. Fra gli interpreti: Azer Zada, Cristina Melis, Fernando Cisneros, Antonella Di Giacinto e Giorgia Teodoro. Evento a cura dell’Orchestra della Magna Grecia e del Comune di Taranto, in collaborazione con Regione Puglia e Ministero della Cultura

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Un’emozione indescrivibile sabato sera al Teatro comunale Fusco per la “prima” di “Cavalleria rusticana”, l’opera lirica di Pietro Mascagni eseguita dall’Orchestra giovanile della Magna Grecia diretta dal Maestro Giuseppe La Malfa (replica domenica 18 settembre alle 18.30).

Applausi a più riprese a fine rappresentazione. Per i ragazzi dell’Orchestra giovanile, affiancati dall’Orchestra della Magna Grecia e dal L.A. Chorus diretto da Carmen Fornaro; per la regia di Marialuisa Bafunno e il light designer Luca Attilii. Una “Cavalleria” di grande spessore, con una rilettura multimediale, la Sicilia di Giovanni Verga, cui si ispira Mascagni, con la religiosità e la Santa Pasqua all’apice del dramma trasferita a Taranto e, sullo sfondo i Sacri Misteri e i “perdoni” (un ringraziamento, per la collaborazione, è stato rivolto alla Confraternita del Carmine e al priore Antonello Papalia). Protagonisti dell’opera lirica: Azer Zada (Turiddu), Cristina Melis (Santuzza), Fernando Cisneros (Alfio), Antonella Di Giacinto (Mamma Lucia) e Giorgia Teodoro (Lola).

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«L’idea di ambientarla nella stessa Taranto – spiega Marialuisa Bafunno, la regista – mi è venuta confrontandomi con questo dramma religioso e passionale dal sapore nostrano; la piazza immaginata da Mascagni diventa l’esterno di una nostra tipica masseria in cui si snodano vicende e drammi personali dei protagonisti; la processione in scena è la celebre Processione dei Misteri di Taranto guidata dal troccolante seguito dai “perdoni”, in cammino verso la Chiesa del Carmine per le celebrazioni pasquali».

Applausi per il direttore d’orchestra. «Dirigere questi ragazzi – ha detto il Maestro Giuseppe La Malfa – è stata un’emozione indescrivibile: l’Orchestra giovanile è un vivaio di piccoli talenti, amorevolmente seguiti nello studio dai professori dell’Orchestra della Magna Grecia: l’elemento più giovane, una violista, ha undici anni; età media che oscilla fra i diciotto e i venti anni; piccoli professionisti, emozionati, che non vedevano l’ora di scendere in buca e dar vita al miracolo dell’opera».

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“Cavalleria rusticana” è un concerto promosso dall’Orchestra della Magna Grecia e dal Comune di Taranto, in collaborazione con la Regione Puglia e il Ministero della Cultura. Prezioso, come sempre, l’intervento di aziende, attività e associazioni del territorio: Teleperformance, Caffè Ninfole, Varvaglione Vini, Fondazione Taranto 25, “Angelo Toma”, Fondazione Motolese.

«La Cavalleria è uno di quei momenti magici – ha dichiarato Piero Romano, direttore artistico dell’Orchestra Magna Grecia – che si realizzano grazie al grande lavoro svolto sul palcoscenico, nel golfo mistico, che poi dovrà trasformarsi in qualcosa di straordinario: sono molto emozionato per avere assistito ad un’opera destinata a rimanere nella nostra storia, anche per il collegamento culturale con i nostri Riti».

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«Un’emozione grandissima – il commento di Fabiano Marti, assessore alla Cultura del Comune di Taranto – assistere ai nostri ragazzi dell’Orchestra giovanile della Magna Grecia – Città di Taranto, misurarsi con un’opera lirica rappresentata da grandi interpreti di statura internazionale impegnati sul palco con scenografie multimediali che richiamano la nostra Taranto: emozione per i ragazzi, ma anche per quanti, come il sindaco Rinaldo Melucci e l’Amministrazione insieme con l’Orchestra della Magna Grecia, hanno creduto e sostenuto fortemente il progetto».  

“Cavalleria rusticana”, opera in un unico atto di Pietro Mascagni, è tratto dall’omonima novella di Giovanni Verga. In scena per la prima volta il 17 maggio 1890 al Teatro Costanzi di Roma, “Cavalleria rusticana” fu la prima opera composta da Mascagni, sicuramente la più nota fra le sedici del compositore livornese, cui si devono, fra le altre, “Iris” e “L’amico Fritz”.

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