Martedì 23 maggio, alle ore 9.30 nell’Aula Magna “Aldo Cossu” dell’Università di Bari, si terrà il convegno “Il futuro della medicina e del sistema salute è anche una questione di genere” organizzata dal Gruppo di lavoro sulla Medicina di Genere nell’ambito delle attività promosse dal Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (CUG) di UniBa.
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L’evento intende portare all’attenzione dell’intera comunità accademica un tema, quello della medicina di genere, di grande rilevanza non solo in campo sanitario ma anche in quello della formazione universitaria. Spetta anche all’ Università, infatti, come sottolineato nel recente decreto “Piano formativo nazionale per la medicina di genere” del 24.3.2023, a firma dei Ministri della Salute e dell’Università e della Ricerca, integrare la dimensione di genere nei contenuti della didattica, della ricerca e dell’innovazione, al fine di migliorare la qualità scientifica e la diffusione delle conoscenze e delle tecnologie
attraverso la formazione specifica in tutte le fasi dei percorsi formativi, dalla laurea al post-laurea, con particolare riferimento ai corsi in area biomedica.
La Scuola di Medicina, ha da tempo avviato un percorso di divulgazione della tematica organizzando attività didattiche ed eventi formativi diretti agli studenti. Durante l’incontro si parlerà di come la medicina di genere, definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come l’approccio scientifico che tiene conto delle differenze biologiche (definite dal sesso), socioeconomiche e culturali (definite dal genere) sullo stato di salute e di malattia di ogni persona, debba essere un caposaldo per costruire un sistema salute in grado di dare risposte più adeguate e personalizzate ai bisogni di salute della popolazione.
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La Medicina, fin dalle sue origini, ha avuto sempre un’impostazione androcentrica prendendo in considerazione la salute femminile per i soli aspetti legati alla riproduzione. Nel tempo, una enorme quantità di dati epidemiologici, clinici e sperimentali ha indicato come esistano differenze rilevanti nell’insorgenza, nella progressione e nelle manifestazioni cliniche delle malattie, nella risposta e negli eventi avversi associati ai trattamenti terapeutici, nonché negli stili di vita, nella risposta ai nutrienti e nella prevenzione. Anche l’accesso alle cure presenta rilevanti diseguaglianze legate al genere.
Per la sempre crescente importanza, la medicina di genere viene attualmente inclusa in molti programmi di formazione come argomento trasversale in varie discipline. La compenetrazione tra il servizio
sanitario nazionale e la medicina di genere è essenziale per garantire cure mediche e prestazioni sanitarie adattate alle esigenze specifiche di singoli individui e di diverse popolazioni. Inoltre, è necessario non solo adeguare i percorsi formativi alla medicina di genere ma anche parlare di tale tema alla popolazione poiché solo la consapevolezza delle differenze di genere nella salute può garantire qualità e appropriatezza delle prestazioni erogate dal Servizio sanitario nazionale.
Parlare di medicina di genere alla popolazione, inoltre, può aiutare a combattere la discriminazione di genere nella salute, poiché spesso le donne e altri gruppi marginalizzati incontrano barriere nell’accesso alle cure mediche o nella diagnosi corretta delle loro malattie. Infine, promuovere la consapevolezza della medicina di genere può contribuire alla formazione di una società più inclusiva e rispettosa delle diversità di genere e alla promozione della salute e del benessere di tutti.
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