Il Collegio di San Pietro era un’istituzione antica, arroccata su una collina che dominava la città. Le sue mura di pietra, consumate dal tempo, sembravano nascondere segreti millenari. Le leggende narravano di spettri vaganti nei corridoi bui e di strani rituali svolti nelle profondità del castello.
Anna, una nuova studentessa, era affascinata da queste storie. Arrivata al collegio, però, capì presto che le leggende avevano un fondo di verità. Le notti erano animate da strani rumori: passi leggeri che echeggiavano nei corridoi, sussurri indistinti provenienti dalle stanze vuote e un freddo intenso che penetrava fino alle ossa, nonostante i camini ardessero.
Un giorno, Anna trovò un vecchio libro polveroso nascosto in biblioteca. Le pagine erano ingiallite e il testo scritto a mano, in un’antica calligrafia. Il libro parlava di un’antica maledizione che gravava sul collegio. Si diceva che un’insegnante, secoli prima, fosse stata murata viva all’interno delle mura, condannata a vagare per l’eternità.
La curiosità di Anna la spinse a indagare ulteriormente. Scoprì che l’ultima campanella della giornata, un suono cristallino che echeggiava per tutto il collegio, era in realtà un segnale per l’anima tormentata dell’insegnante. Ogni notte, alla mezzanotte in punto, lo spettro si aggirava per i corridoi, cercando di liberarsi dalla sua prigione.
Una notte, decisa a scoprire la verità, Anna si nascose nel vecchio campanile. L’orologio segnava lentamente l’avvicinarsi della mezzanotte. All’improvviso, un gelido vento attraversò la stanza e la campanella suonò con una forza inaudita. L’ombra di una donna apparve all’ingresso del campanile. I suoi occhi erano vuoti e il suo volto contorto dal dolore.
Anna, terrorizzata, cercò di fuggire, ma era troppo tardi. Lo spettro la afferrò per il braccio e la trascinò verso l’abisso. Urlando disperatamente, Anna si svegliò a sudore, il cuore che le batteva forte nel petto.
Da quel giorno, Anna non fu più la stessa. Le notti erano tormentate da incubi e il suono della campanella la perseguitava ovunque andasse. Il collegio di San Pietro, con i suoi segreti e le sue ombre, era diventato un luogo di terrore, un incubo dal quale non riusciva a svegliarsi.