Matteo Renzi come Google Maps. Indicazioni per “un’altra strada”

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Venerdì 1 marzo 2019, il “Renzi Show” ha fatto tappa anche a Taranto. Il senatore, appena salito sul palco di una gremita aula magna del Dipartimento Jonico dell’Università degli Studi di Bari, si è tolto subito la giacca, si è arrotolato le maniche della camicia e, microfono alla mano, ha iniziato “lo spettacolo”.

L’ex presidente del consiglio, come un esperto cabarettista, ha regalato al suo pubblico un’ora di monologo ininterrotto, toccando tutti i temi a lui più cari: dallo sviluppo tecnologico all’immigrazione, dal populismo ai porti chiusi, da Salvini a Di Maio.

Questo tipo di show richiede anche una certa empatia con il pubblico locale. E giustamente il buon Matteo, esperto nel mestiere, non può fare a meno di toccare il caso ILVA (oggi “Arcelor Mittal”), un argomento caldo, anzi rovente, proprio come l’acciaio che produce. Chiusa o aperta? Non importa! Basta che se ne parli.

L’evento, nato inizialmente come presentazione dell’ultima fatica letteraria di Matteo: “Un’altra strada” (edito da Marsilio), si è trasformato successivamente in un comizio e in un’autocelebrazione delle sue gesta.

Uno “spettacolo” fra serietà e ironia che punta alla strada della riflessione. Il pubblico ha dimostrato il suo apprezzamento attraverso applausi scroscianti e una lunga fila di persone durante la sessione di firma copie. Inevitabile passaggio di fine spettacolo per tutte le grandi star del palcoscenico.

Uno show ibrido ma che funziona e che dà spazio a ipotetiche e future repliche nella città dei due mari. Ogni incontro sarà sicuramente un sold out… almeno finché l’ingresso è libero.

 A fine spettacolo, Matteo Renzi ha espresso alcune dichiarazioni sulle primarie del PD del 3 marzo, che potete vedere qui sotto:

 

Giuseppe Gallo

Giuseppe Gallo

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