Giovedì 14 marzo l’ex premier Paolo Gentiloni è stato invitato presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Bari-sede di Taranto, in via Duomo, per presentare il suo libro: “La sfida impopulista” edito da Rizzoli, nell’ambito degli incontri organizzati dalla BCC di San Marzano di San Giuseppe, in collaborazione con la Libreria Ubik.
Ha introdotto la relazione-intervista dell’ex premier il Direttore Generale della BCC di San Marzano Emanuele Di Palma, che ha organizzato l’evento mantenendo l’impegno di portare a Taranto delle personalità di fama nazionale. L’ On. Gentiloni è stato intervistato dal giornalista Domenico Castellaneta che ha cercato di toccare i punti cruciali dei problemi che colpiscono la città di Taranto.
L’ On. Gentiloni ha spiegato,alla nutrita platea intervenuta, il motivo per cui ha scritto questo libro “impopulista”; l’obiettivo era non solo quello di spiegare quali sono i pericoli generati da questa ondata nazional-populista del governo, ma anche per ricordare che avverso alla politica nazionalista vi è chi cerca di fare una politica di tipo progressista, come la sinistra, che crede nella democrazia. Pur criticando e rivedendo gli errori di natura politica della precedente legislatura, ha ribadito che gli errori politici sono stati quelli di non aver visto arrivare quell’onda nazional-populista che faceva leva da una parte e, dall’altra parte, quello di una crescita economica senza sostegni sociali. “Crescita economica e disuguaglianze crescenti” ha voluto sottolineare Gentiloni.
Ha commentato l’ On. Gentiloni che l’esito delle primarie, in tal senso, è stata un’iniezione di fiducia verso la leadership di Nicola Zingaretti e per il futuro del Pd. Però è una premessa non sufficiente come alternativa alla sconfitta precedente. Questa fiducia deve sfociare in una proposta unitaria alle europee ed in una coalizione di centrosinistra.
Si è poi soffermato anche sulla questione TAV, della quale ha ricordato le divergenze all’interno del governo giallo-verde. È abbastanza triste sentire che ciascuna delle forze di governo racconta di non aver tradito le aspettative e le promesse su questo argomento. Quindi si è mostrato d’accordo alla soluzione TAV affermando che il treno è un mezzo meno inquinante dei TIR che attraversano le autostrade; inoltre con la TAV ci sarebbe anche una riduzione dei pedaggi autostradali. Non ha escluso che l’Italia, però, ha fatto una pessima figura a livello internazionale in merito a tale questione.
Ma l’argomento tanto atteso dai cittadini riguardava Taranto ed i suoi problemi ambientali. In tal proposito l’ On. Gentiloni ha ribadito che: “La questione dell’ILVA è stato una caso complicato, una scommessa aperta perché sono molti gli investimenti che i proprietari devono subire per risanarla. La scelta di lasciare aperta la più grande acciaieria europea è stata una decisione che ha evitato ai lavoratori di essere licenziati; inoltre, va presa immediatamente la strada del risanamento e, nel medio termine, quella della decarbonizzazione”. Nel frattempo l’emergenza ambientale continua.
L’ex premier ha, infine, spiegato che il Paese ha bisogno di tornare a crescere insieme, senza crescita non si riesce a fare promozione ed a competere a livello internazionale. Se poi si dovesse finire nella fascia bassa del valore internazionale, peggiorerebbe la qualità del lavoro. Purtroppo la competizione internazionale sull’innovazione non è un fatto che va di moda, è qualcosa che decide quale posto avrà l’Italia nei prossimi decenni nella scala del valore delle nazioni. Se sei messo bene hai lavori di maggiore qualità, se sei messo male farai lavori più scadenti. Ma la crescita deve essere accompagnata da sostenibilità sociale e ambientale.
Angela Astone