“La famiglia cambia: anziani e giovani patto tra generazioni” e “La fragilità degli anziani, sovvenire e sostenere, per una società dell’accoglienza”. Queste le due tracce su cui si sono mossi i giovani di Taranto che hanno partecipato alla X edizione del concorso in memoria di mons. Motolese, fondatore della Cittadella della Carità. Tre le sezioni destinate: Scuola secondaria di secondo grado, corso di laurea delle Professioni Sanitarie, Lumsa.
La cerimonia di premiazione si terrà alle ore 10.30 di sabato 4 maggio 2019 e sarà presieduta dall’arcivescovo di Taranto mons. Filippo Santoro.
Nell’Auditorium della Fondazione Cittadella della Carità si riuniranno gli studenti che hanno partecipato al concorso, presentando lavori sotto la forma di elaborato scritto o multimediale. L’obiettivo è far conoscere alle giovani generazioni non solo la figura di mons. Motolese, ma anche la sua ultima opera, la Cittadella della Carità, presente sul territorio da più di trenta anni. Il presidente della Fondazione Salvatore Sibilla sottolinea la necessità di comprendere il rapporto esistente tra giovani ed anziani. “Come si caratterizza la società contemporanea, così mutata nel corso degli ultimi lustri – spiega – per quanto attiene a relazioni, valori, legami, accoglienza? Noi attraverso ciò vogliamo contribuire ad una riflessione sollecitando le giovani generazioni su argomenti di frontiera quali la vecchiaia e la fragilità. C’è un forte richiamo al Sinodo dei giovani che si è tenuto lo scorso anno. Il nostro Arcivescovo mons. Santoro nelle sue linee pastorali ha offerto una scelta preferenziale per le giovani generazioni, una Chiesa in uscita e una particolare predilezione per i giovani”.
Attenzione e valorizzazione delle giovani intelligenze della nostra comunità, che negli anni hanno presentato molti ed interessanti spunti di riflessione sulle tematiche scelte. Se ne parlerà sabato prossimo grazie alla Fondazione Cittadella della Carità, che da dieci anni investe sui ragazzi del territorio.
Di mons. Motolese traccerà il profilo prof. mons. Marco Gerardo, docente presso l’ISSR Guardini.
Tutta l’attività è realizzata in collaborazione con l’Arcidiocesi di Taranto e rientra nelle manifestazioni dedicate al Santo Patrono.