Domenico Vitti nella scuola calcio Junior Taranto

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Una figura di grandissima esperienza qualla di Domenico Vitti che entra a far parte della rinomata scuola calcio Junior Taranto. Tanto entusiasmo per l’allenatore che si presenta così: “Torno in un settore giovanile dopo più di vent’anni, quando feci parte per un periodo dei Diavoli Rossi. Ho intrapreso con grande entusiasmo quest’avventura perchè insegnare calcio ai giovani ce l’ho nel DNA. Ho trovato un ambiente sano composto da persone per bene con molti tecnici che, in passato, ho già avuto modo di allenare sia a calcio a 5 che a quello 11. Diciamo che bisogna risolvere soltanto qualche problema di retaggio dell’anno scorso”.

LA STAGIONE: “Abbiamo iniziato con un camp in cui era persente Luca Cavallo più degli open day sulla stessa linea. Dobbiamo inquadrare più cose in un gruppo di lavoro nuovo. La mia figura? Sono Direttore Tecnico ma voglio ritenermi a tutti gli effetti un allenatore aggiunto e non un Direttore con la cravatta. Mi dispiace che dovrò mancare circa due settimane ma come rientrerò, riprenderò subito le attività sul campo con i ragazzi. Prossimamente ci sarà una riunione per quantificare i bambini. Per me, in questo periodo, ci voleva proprio quest’incarico”.

GLI OBIETTIVI: “La nostra priorità è la crescita fisica, calcistica e umana dei ragazzi. E’ il nostro primo obiettivo ed è fondamentale. Questo vale per tutti i ragazzi non solo per i più bravi. I miei tecnici s’impegneranno tanto”.

LE STRUTTURE: “Ci alleneremo nella nostra casa che è il “Vivisport” e siamo alla ricerca di un campo di calcio a 11 al quale l’ottimo Vice Presidente Franco Troccoli ha già quasi trovato la soluzione con quello di Leporano”.

CAMPIONATI: “Ho preteso che non si facciano tornei nei primi quaranta giorni della stagione in modo da conoscerci al meglio con i ragazzi. Inizialmente vogliamo puntare sulla crescita tecnica di tutti avvicinando i meno pronti a quelli un po’ più preparatati. Ogni allenatore non avrà solo il suo gruppo: devono interscambiarsi in modo tale che i bambini possano abituarsi a metodologie di lavoro differenti”.

anynamenews

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