Valori di uguaglianza, solidarietà, giustizia. Giovedì 28 novembre, alle ore 18 alla Casa del Libro Mandese di Taranto, in via Liguria 80/82, presentazione del libro di Kader Diabate “La pelle in cui abito” (Laterza 2019), scritto con Giancarlo Visitilli.
Gli autori incontrano gli studenti degli istituti superiori partner del progetto “Via Leogrande”, percorso di ricerca e di conoscenza dell’opera di Alessandro Leogrande attraverso la promozione della lettura e dei libri, a cura della cooperativa teatrale Crest, d’intesa con Teatro Koreja, Libreria Dickens e Casa del Libro di Raffaele Mandese, sostenuto dalla Regione Puglia/Fondo Cultura. Modera Evelyn Zappimbulso. Partecipazione libera.
«Sono nato in una casa senza porte. La sua forma è sempre stata quella di una U, che è una lettera simile alla O ma non è chiusa, permette di uscire ed entrare, abbraccia e tiene. Proprio come la mia casa, che accoglieva tutti quelli che vi entravano e uscivano a piacimento, come è nella tradizione africana».
Un ragazzo di quindici anni si mette in viaggio dalla Costa d’Avorio per raggiungere l’Europa. Il suo nome è Kader Diabate. In questo libro ci racconta la fuga da casa e l’attraversamento del deserto, l’incarcerazione in Libia e il viaggio nel Mediterraneo, fino all’arrivo in Italia. Ma soprattutto ci racconta la sua voglia di libertà e la sua ribellione contro l’arroganza e l’ingiustizia degli uomini. Perché la sofferenza vissuta è diventata il carburante per alimentare la sua lotta pacifica, nutrita dalla passione per i libri e la cultura. Oggi Kader ha poco più di vent’anni. È un attivista per i diritti umani che rivendica la propria appartenenza a un popolo che non è solo quello d’origine ma anche quello di cui fanno parte tutti gli uomini e le donne privati dei propri diritti. Ha deciso di affidare la sua storia alla penna di un insegnante scrittore, Giancarlo Visitilli.