RECENSIONE FILM. 6 Underground – Michael Bay porta il Cinema alla sua espressione più pura

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14 film in 25 anni di carriera. Una sperimentazione visiva sempre più marcata ed evoluta hanno portato Michael Bay a diventare uno dei più discussi ed amati Autori di Hollywood, capace di colpire il pubblico con capolavori ipercinetici che solo il Cinema può regalare. 6 Underground è il suo capolavoro.

La trama, molto abbozzata, parla di sei vigilantes capitanati dal miliardario One (Ryan Reynolds) che girano il mondo per sconfiggere i più cattivi esseri viventi del pianeta. Il primo della lista è il terribile dittatore del Turghistan, Rovach Alimov (Lion Raz). Fra inseguimenti adrenalinici e sparatorie tra le strade di Honk Kong, Firenze, Las Vegas e tante altre, il divertimento è assicurato!

“Ridiculous 6”, “Sei Gemelli”… il numero 6 porta sempre fortuna al colosso dello streaming Netflix che, dopo aver attirato dalla sua parte il leggendario Martin Scorsese, arruola nelle sue file Michael Bay: il re dell’action americano, l’ambasciatore delle esplosioni.

Il regista americano, lasciato in piena libertà creativa, ha qui sfogato tutto il suo talento, producendo un film in cui si condensa tutto il suo “Bayhem”, uno stile inconfondibile che mescola product placement, ritmo da videoclip , retorica, ironia, velocità, iper-irrealismo e tante esplosioni. 

La storia in questo caso è un contorno ma, come in tutti i film di Michael Bay, non è un punto di sfavore visto che il regista californiano è uno dei pochi che dell’Immagine si fa alfiere.

Il Cinema, come il Teatro, può parlare di persone, narrare storie complesse o semplici, reali o di fantasia. Ma c’è una cosa in cui il Cinema supera ogni altra arte, ed è quel fattore di spettacolarità che solo una cinepresa e gli effetti visivi possono regalare. Bay questo lo ha sempre saputo e, questa volta, regala al suo pubblico l’apoteosi del suo stile. 

Il montaggio serrato e volutamente discontinuo, le riprese fatte con ogni tipo di videocamera esistente, dalle RED ai droni, fino alle Go-Pro e alle riprese aeree dell’ottimo Fred North, Michael Bay si mostra in piena forma, eccitato dalla possibilità di esprimere il suo estro creativo.

Girato in parte anche a Taranto, trasformata per l’occasione nella capitale del Turghistan e location principale nel finale del film, il film è stato per il sottoscritto una vera lezione di Cinema. 

Avendo assistito alle riprese nella Città dei Due Mari, la comparazione di queste con il montaggio finale mi ha fatto sempre di più capire quanto il Cinema sia magico, uno strumento in grado di modificare e plasmare il tempo e lo spazio, aprendoci ad un mondo fantastico che, per un paio d’ore, può finalmente diventare tutto nostro.

Ci sono tanti tipi di Cinema e non tutti possono piacere. Ma se cercate del puro e semplice intrattenimento (stavolta solo casalingo), “6 Underground” è il vostro film!

 

Titolo:  6 UNDERGROUND

Con: RYAN REYNOLDS, MELANIE LAURENT, MANUEL GARCIA-RULFO, BEN HARDY, ARIA ARJONA, DAVE FRANCO, CORIE HAWKINS, LION RAZ

 Montaggio: ROGER BARTON, WILLIAM GOLDENBERG, CALVIN WIMMER – Fotografia: BOJAN BAZELLI – Musica: LORNE BALFE

Costumi: JANY TEMIME – Scenografia: JEFFREY BEECROFT 

Prodotto da: MICHAEL BAY, IAN BRYCE, DAVID ELLISON, DANA GOLDBERG, DON GRANGER 

Produttori Esecutivi: MATTHEW COHAN, RHETT REESE, PAUL WERNICK

Scritto da: RHETT REESE, PAUL WERNICK

Regia: MICHAEL BAY

Distribuzione: NETFLIX

6 Underground – Trailer

 

6 Underground – I video dal set di Taranto

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