I virus, per definizione, sono dei parassiti endocellulari obbligati. In altri termini, i virus sono le entità viventi più semplici, privi di vita propria perchè hanno un solo acido nucleico , ossia o DNA o RNA (a differenza degli organismi viventi che li hanno entrambi).
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Per potersi riprodurre, i virus hanno bisogno di una cellula in modo da usufruire del suo acido nucleico, che a loro manca, e di tutti i sistemi e organi cellulari della cellula ospitante. Alla fine della loro riproduzione la cellula ospitante viene distrutta.
La malattia virale è una malattia infettiva che può colpire qualunque organismo pluricellulare animale, vegetale e batterico. Il persistere di una malattia virale dipende da una continua serie di individui infetti che trasmettono i virus ad altri individui, con presenza o meno di manifestazioni cliniche. La medicina preventiva, sia nei casi clinicamente sospetti, sia nei casi di portatori di forme subcliniche, cerca di limitare la diffusione del virus e quindi la malattia. Intanto, il parassitismo a livello genetico del virus è il problema più serio, in quanto se il virus è ospite di individui diversi, che ovviamente hanno corredi genetici diversi, diventa altamente mutageno e questo rende complicato interrompere il ciclo riproduttivo dello stesso e anche individuare una possibile terapia.
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La famiglia dei coronavirus comprende: i virus umani ed i virus animali. I ceppi umani sono stati associati ad affezioni acute delle vie respiratorie superiori e hanno esigenze nutritive complesse che rendono difficile l’isolamento in laboratorio. I ceppi animali possono essere responsabili di infezioni croniche tra animali stessi e possono provocare infezioni persistenti nell’uomo.
Il nuovo coronavirus è in fase di studio a livello internazionale e tutte le organizzazioni sanitarie stanno provvedendo a delimitarne il contagio.
L’attuale emergenza coronavirus sicuramente è allarmante ma, mettendo in pratica delle norme igieniche in modo corretto, possiamo contribuire a circoscrivere l’infezione.
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