Navigando sui più noti Social come Facebook, Twitter, Instagram, e imbattendosi nelle Pagine o negli Account personali dei politici italiani, si nota come si sia trasformato il rapporto tra il politico e il cittadino.
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In tempi passati, fino a un ventennio fa, la Politica si faceva nelle sezioni dei partiti, e nelle piazze e nei bar si sentivano le voci dei cittadini che discutevano sull’una o sull’altra fazione, a volte accalorandosi a tal punto da arrivare al litigio, che poi svaniva sempre con una stretta di mano. Non c’erano i “politici di turno”, come accade oggi, ma i Politici che assumevano questa qualifica vita natural durante.
Era l’epoca del rispetto per la figura politica, che era importante, soprattutto nei piccoli borghi, come il parroco o il medico condotto o il maresciallo della locale stazione dei Carabinieri. Era l’epoca in cui si stava fino a tarda sera nelle sezioni dei partiti, a infervorarsi contro quello o contro quell’altro che non capiva che il loro era il partito migliore. Era la bellissima epoca, e per alcuni politici della vecchia guardia succede ancora oggi, in cui quello di destra salutava e ossequiava quello di sinistra, e viceversa. Era l’epoca del rispetto per le persone. Oggi, con l’avvento dei Social tutto questo si è in gran parte perduto.
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Non c’è più il rapporto umano né quelle sane e costruttive discussioni per far valere le proprie idee sulle altre. Sarà il progresso ma lo si potrebbe chiamare più regresso, dove qualunque agnellino diventa lupo dietro a una tastiera. Si legge di politici che hanno virtualmente trasferito il loro “Ufficio Relazioni con il Pubblico” sui Social, che rispondono a tono ad ogni gratuita offesa di qualunque maleducato cittadino che quel giorno ha messo giù dal letto il piede sinistro invece che il destro. E se il bersaglio politico non risponde, giù parole su parole sull’arroganza degli amministratori di oggi. Ma si legge anche di politici che ben utilizzano i Social come fosse una vetrina del loro operato, che con garbo e determinazione non permettono che gli si manchi di rispetto. Politici che hanno autorevolezza e che mi ricordano quelli di una volta.
Purtroppo i Social in molti casi hanno dato la parola a chi farebbe meglio a tacere, portando la politica a “tarallucci e vino”. Un appello ai politici e ai cittadini: riportate la politica nelle sezioni dei partiti, nelle piazze, tra la gente, ristabilendo i rapporti di fiducia e di rispetto che si deve all’autorità da un lato e alla gente dall’altro. Ai vari “politici senza poltrona” si consiglia di mettersi in lista nelle prossime elezioni ricordando però che la politica non è un gioco da Social.
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