Le alghe una risorsa del mare in cucina

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Con la diffusione della cucina asiatica in più parti d’Italia, ci siamo abituati a vedere sulle nostre tavole le alghe. Usate, secondo una tradizione antichissima, in Giappone, Cina e Corea si sono,  successivamente, aggiunte anche agli ingredienti di molte ricette delle popolazioni europee.

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Le alghe sono ricche di vitamine (vitamine del gruppo B, C, A), sali minerali (iodio, calcio, fosforo, ferro, magnesio e potassio, in percentuali differenti a seconda del tipo di pianta), molte proteine (a seconda del tipo 20-50%). Un interessante elemento che le compone è l’acido alginico che non è digeribile ed ha un’azione chelante ossia  lega i metalli e le sostanze tossiche presenti nell’organismo e le elimina tramite le feci. Inoltre, attivano il metabolismo, riducono il colesterolo e gli zuccheri nel sangue, controllano la pressione. Solo chi ha problemi di tiroide deve evitarne il consumo perchè sono ricche di iodio.

Ecco le alghe più comuni:

Nori (Porphyra): a cui appartengono più di 60 specie di alghe, è diffusa nella cucina giapponese e avvolge i maki. Si trova in fogli o essiccata o sbriciolata ed è ottima aggiunta a: minestre, insalate, salse , marmellate e piatti freddi.

Aonori (Monostroma latissimum, Enteromorpha prolifera e Enteromorpha intestinalis): sono alghe verdi coltivate in Giappone. Si trova in fogli o in polvere ed è ottima per: zuppe e guarnizioni, 

Lattuga di mare (Ulva lactuca): è un’alga verde a foglie larghe, presente anche sulle coste italiane. Possono essere mangiate come insalata.

Wakame (Undaria pinnatifida): cresce in Giappone, Corea e Cina. Ha foglie allungate ed è ingrediente perfetto per zuppe e minestre se viene bollita; essiccata e sbriciolata può essere usata in zuppe di verdure e legumi.

Kombu (Laminaria longissima , L. japonica,  L. angustata, L. coriacea e L. ochotensis): viene essiccata e confezionata in fogli. Dopo opportuno ammollo viene usata in zuppe e piatti a base di pesce.

Spirulina (Spirulina maxima, Spirulina platensis): si tratta di un’alga azzurra di acqua salmastra, originaria delle zone tropicali e subtropicali. Può essere utilizzata in molte pietanze e anche al posto del sale marino come insaporitore.

Hiziki (Hizikia fusiformis): alga bruna raccolta in Giappone e Corea. Viene consumata con le patatine fritte, tofu, verdure, insalate. Ha un sapore amaro che si perde dopo bollitura di 4-5 ore.

Mozuku (Cladosiphon okamuranus): alga bruna che cresce in Giappone. Dopo la raccolta viene lavata e trattata con il sale per poi essere essiccata. Prima di essere consumata va rimosso il sale e viene condita con salsa di soia.

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Uva di mare o caviale verde (Caulerpa lentillifera e Caulerpa racemosa): ha l’aspetto a grappolo e si usa in insalata. 

Dulse (Palmaria palmata): alga rossa diffusa in Irlanda e Canada. Si mangia bollita nelle zuppe, polverizzata sulle patatine fritte, nel pesto genovese.

Arame (Eisenia bicyclis): è di colore scuro, solitamente tagliata in lunghi filamenti. Si cuoce al vapore o saltata con un filo d’olio.

Muschio irlandese o Carragheen (Chondrus crispus): diffuso in Irlanda e Gran Bretagna. Si usa in zuppe, nel dolce tipico Blancmange o bollito. Contiene carregenina che ha proprietà depurative e detossicanti a livello del colon.

Alaria esculenta : alga bruna che si trova sulle coste del Regno Unito, Irlanda, Francia del Nord, Russia, Canada, Giappone. Viene consumata sia cotta che cruda.

Ogo, Ogonori (Garcilaria): delle isole Hawaii. Viene bollita per preparare gelatine e bevande analcoliche.

Carola (Callophillis variegata): del Cile. Il suo consumo è aumentato negli ultimi anni.

Agar agar:  ottenuto dalla lavorazione delle alghe rosse di diversi generi, viene utilizzato come gelificante naturale.

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Le alghe le troviamo anche in molte ricette della tradizione di alcune regioni italiane. Vediamone alcune!

  • (Campania) Frittelle di alghe (Ingredienti per 6 persone) : 300 g di farina 00, 100 g di lattuga di mare, 150 ml di acqua minerale, sale q.b., 10 g lievito di birra

           Lavare le alghe e mettetele in ammollo in acqua fredda. Sciogliere il lievito in un po’ d’acqua, aggiungete la farina e l’acqua con il lievito ed impastate. Sgocciolare le alghe ed aggiungerle                         tagliandole a pezzetti alla pastella. Aggiungere anche un pizzico di sale. Ottenuto l’impasto fatelo lievitare per 2 ore circa. Formate delle palline di impasto e friggete in olio ben caldo.

  • (Sardegna) Spaghetti con gamberi, bottarga e lattuga di mare fritta (Ingredienti per 4 persone): 300 g di spaghetti, 300 g di gamberi sgusciati , 250 g pomodori pelati, 150 g di lattuga di mare, farina q.b., 1 spicchio di aglio, 40 g di bottarga, prezzemolo q.b., sale q.b. olio extravergine di oliva q.b.

    In una padella mettete olio extravergine, aglio, bottarga grattugiata e gamberi; unite i pelati e il prezzemolo tritato. Cuocere gli spaghetti, scolateli e mantecarli con la salsa di gamberi. A parte, passare la lattuga di mare nella farina e poi friggerla in olio. Servire gli spaghetti accompagnando con la lattuga di mare fritta.

  • (Sicilia) Mauru : insalata di alghe rosse commestibili, condite con limone e sale, appartenenti alle specie chondrus crispus, calliblepharis jubata, grateloupia filicina, gigartina acicularis.

Le altre le potete trovare nel web e sperimentarle. Buon appetito.

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Angela Astone

Angela Astone

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