L’elemento fondamentale per tutti gli esseri viventi è l’acqua. Nell’essere umano l’acqua costituire circa il 70% del suo peso corporeo, per questo è la sostanza più presente nel nostro organismo ma è anche quella che viene eliminata in maggiore quantità (tale quantità è di circa 2.500 ml al giorno). L’acqua è necessaria per diverse funzioni organiche: solvente per le sostanze che ingeriamo e per quelle cha vanno in circolo, elemento fondamentale per molte reazioni chimiche ed è fondamentale per il turgore cellulare. Come utilizzare al meglio le “Acque destinate al consumo umano” per trarne ancora più benefici?
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Le “Acque destinate al consumo umano” sono tutte le acque, di qualunque origine, stato in cui si trovano o tipo di trattamento, che:
- Siano fornite al consumo.
- Siano Utilizzate da imprese alimentari mediante incorporazione o contatto per la fabbricazione, il trattamento, la conservazione, l’immissione di prodotti e sostanze destinate al consumo umano e che possano avere conseguenze per la salubrità del prodotto alimentare finale.
- Non devono contenere sostanze tossiche (metalli pesanti, pesticidi, ecc.)
- Non devono veicolare microrganismi patogeni.
- Siano trasparenti.
- Siano incolori.
- Siano insapori.
- Abbiano una composizione chimica ben tollerata dall’organismo umano.
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La qualità dell’acqua destinata al consumo umano è disciplinata dal Decreto Legislativo n.31 del 2001, che recepisce la Direttiva 98/83/CE e che si applica a tutte le acque destinate all’uso potabile, per la preparazione di cibi e bevande, sia in ambito domestico che nelle imprese alimentari, a prescindere dalla loro origine e dal tipo di fornitura. La dizione “qualità dell’acqua destinata al consumo umano” implica, oltre all’uso potabile, anche il contatto dell’acqua con il corpo umano durante le varie pratiche di lavaggio, tenendo conto sia della popolazione media, adulta e sana, che delle fasce sensibili quali bambini, anziani e malati.
Quindi sappiamo che l’acqua di rubinetto è molto controllata sia in ambito igienico, sia in ambito normativo. I problemi per l’acqua di rubinetto potrebbero sorgere nell’abito delle singole abitazioni o dei singoli edifici in quanto potrebbero essere in possesso di impianti logorati e stantii oppure potrebbero essere in possesso di serbatoi di raccolta non regolarmente igienizzati o sostituiti dopo anni di usura. Spesso, in questi casi, l’acqua assume odore o sapore sgradevole e la gente si orienta verso l’acquisto di acque minerali. Come orientarsi nella scelta delle acque minerali?
Ci sono numerose acque minerali in commercio e per sceglierne una adatta alle proprie esigenze è importante saper leggere l’etichetta e conoscere il significato di alcuni termini.
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Cosa significa acqua “oligominerale” o “leggermente mineralizzata” ? E’ un’acqua minerale che possiede residuo fisso non superiore a 500 mg/l ; quest’acqua favorisce la diuresi e contiene poco sodio per cui è adatta a chi ha problemi di ipertensione o cardiopatie.
Cosa significa acqua “minimamente mineralizzata” ? E’ un’acqua minerale che possiede residuo fisso non superiore a 50 mg/l; è un’acqua che stimola la diuresi ed è particolarmente indicata per la ricostituzione di latte ed alimenti per l’infanzia.
Cosa significa acqua “ricca di sali minerali” ? E’ un’acqua minerale che possiede residuo fisso superiore a 1.500 mg/l; è un’acqua terapeutica, ricca di sali, da bere sotto controllo medico.
Cosa significa acqua “mediominerale” ? E’ un’acqua minerale che possiede residuo fisso compreso tra 500 e 1.500 mg/l; è un’acqua utile in estate o durante la pratica di attività sportive, perché consente di reintegrare i liquidi ed i minerali persi con la sudorazione.
Quindi se sappiamo scegliere l’acqua minerale più adatta ai nostri bisogni quotidiani possiamo anche utilizzarla come integratore salino e come coadiuvante terapeutico e alimentare, senza ricorrere ai “bibitoni” industriali.
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Inoltre, le acque minerali si possono suddividere in sottocategorie più specifiche che tengono conto di specifici tipi di sali minerali in esse contenuti. In questo modo una scelta opportuna al fabbisogno salino individuale, rende l’acqua minerale un vero e proprio “integratore alimentare” a zero calorie. Ecco alcuni esempi:
- Acqua minerale “contenente bicarbonato” superiore a 600 mg/l: è indicata nell’ipersecrezione gastrica e nelle patologie renali.
- Acqua minerale “acidula” con tenore di anidride carbonica libera superiore a 250 mg/l: facilita la digestione.
- Acqua minerale “sodica” con tenore di sodio superiore a 200 mg/l: attiva l’eccitabilità neuro-muscolare. Indicata in stati di eccessiva sudorazione e nell’attività sportiva.
- Acqua minerale “a basso contenuto di sodio” con tenore di sodio è inferiore a 20 mg/l: indicata per le diete povere di sodio.
- Acqua minerale “solfata” con tenore dei solfati superiore a 200 mg/l: è un blando lassativo ed è indicata in caso d’insufficienze digestive.
- Acqua minerale “clorulata” con tenore di cloruro superiore a 200 mg/l: ha azione equilibratrice intestinale (lassativa e purgativa) , delle vie biliari e del fegato.
- Acqua minerale “calcica” con tenore di calcio superiore a 150 mg/l: agisce a livello dello stomaco e del fegato, è indicata nella crescita e prevenzione dell’osteoporosi e dell’ipertensione.
- Acqua minerale “magnesiaca” con tenore di magnesio superiore a 50 mg/l: ha azione prevalentemente purgativa, ma trova anche indicazioni nella prevenzione dell’arteriosclerosi.
- Acqua minerale “fluorata” o “contenente fluoro” con tenore di fluoro superiore a 1 mg/l: utile per rinforzare la struttura dei denti e per la prevenzione della carie dentale. Se la concentrazione di fluoro supera il valore di 1,5 mg/l, è obbligatorio che in etichetta venga riportata la dicitura “non è opportuno il consumo regolare da parte dei lattanti”
- Acqua minerale “ferruginosa” o “contenente ferro” con tenore di ferro bivalente superiore a 1 mg/l: indicata nelle anemie da carenza di ferro.
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Per tutte le ragioni sopra elencate, l’acqua minerale deve possedere delle indicazioni obbligatorie sull’etichetta che possa orientare e consigliare al meglio il consumatore verso una scelta sicura e responsabile. Ogni etichetta è la carta d’identità di un prodotto, quindi ogni varietà di acqua minerale deve riportare:
- La denominazione legale “acqua minerale naturale” e le sue eventuali integrazioni (per es.: “totalmente degassata”, “aggiunta di anidride carbonica”, effervescente naturale” e così via).
- Il nome commerciale dell’acqua minerale naturale, il nome della sorgente ed il luogo di utilizzazione della stessa.
- L’indicazione della composizione analitica, risultante dalle analisi effettuate, con i componenti caratteristici e la data in cui sono state eseguite le analisi e il laboratorio presso il quale dette analisi sono state effettuate.
- Il contenuto volumetrico.
- I titolari dei provvedimenti di riconoscimento e di autorizzazione alla utilizzazione.
- Il termine minimo di conservazione.
- I codice di identificazione del lotto.
- Informazioni circa gli eventuali trattamenti effettuati e consentiti per legge.
- Codice a barre.
- PET: è il simbolo del Polietilenentereftalato, ovvero il materiale di cui sono fatte le bottiglie dell’acqua minerale naturale.
- Dicitura ambientale: frase o disegno che invita a non disperdere il contenitore nell’ambiente dopo l’uso .
- Indicazioni per la corretta conservazione del prodotto: consentono all’acqua minerale naturale di mantenere le sue caratteristiche originarie.
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Come si conserva l’acqua minerale? Sicuramente, come qualunque prodotto confezionato, anche l’acqua minerale ha bisogno di particolari regole di conservazione. Se l’acqua minerale viene sottoposta a una cattiva conservazione si possono danneggiare le sue proprietà organolettiche e chimiche. Durante la vendita e dopo l’acquisto è opportuno adottare le seguenti precauzioni:
- Preferite l’acqua minerale in bottiglie di vetro scuro, il vetro è un materiale inerte e non rilascia residui nell’acqua inoltre è più resistenze agli sbalzi termici.
- Conservare le bottiglie di acqua minerale naturale sempre al riparo dalla luce, dal sole e da eventuali fonti di calore, privilegiando luoghi freschi, asciutti e privi di odori.
- Richiudere bene le bottiglie, una volta che sono state aperte, per mantenere integre le caratteristiche originarie dell’acqua minerale naturale.
- Le bottiglie di acqua minerale aperte vanno conservate in frigorifero fino al consumo completo.
- Pretendere, al bar o al ristorante, che la bottiglia, per la quantità richiesta, venga presentata nella confezione originale, sigillata e che sia aperta al momento.
- Capovolgere ed agitare la bottiglia e verificare se vi siano perdite o sostanze sospette o se forma della schiuma; in tal caso non consumarla e farla verificare da un organo di vigilanza (ufficio di igiene, ASL, ecc.).
- Evitare l’impiego di ghiaccio che, da un lato, ne altera il gusto e, dall’altro, ne contamina la purezza originaria.
- Non travasare mai l’acqua minerale naturale in caraffe o brocche, sia per ragioni igieniche, sia per non confonderla con le altre acque.
- Dopo il consumo di una bottiglia di acqua minerale naturale, schiacciare il contenitore di plastica longitudinalmente per ridurne le dimensioni, riavvitare il tappo e gettare detti rifiuti nei cassonetti appositi destinati alla raccolta differenziata di plastica e vetro.
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