Esce l’11 febbraio PROFUMO DI DONNA, la colonna sonora realizzata da CAM Sugar, in collaborazione con Decca Records, composta da Armando Trovajoli per il film di Dino Risi.
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Si tratta della seconda uscita della collana Heritage, la nuova collezione dedicata alle colonne sonore più celebri che hanno fatto la storia del cinema italiano inaugurata nel dicembre scorso con la pubblicazione della soundtrack di Amarcord di Nino Rota. L’album, interamente rimasterizzato e remixato dai nastri originali, è disponibile in digitale, in CD con 7 inediti e in LP con un inedito.
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La colonna sonora di Trovajoli è un capolavoro di scrittura drammatica, in grado di coniugare il grande amore del compositore per la musica jazz (Those Lazy Days) con la necessità di un tema melancolico forte e struggente, dal respiro melodico di grande efficacia, splendidamente arrangiato per grande orchestra (In the Dark). Non mancano sfumature easy-listening, folk, jazz-funk e persino disco (Woman’s Parfume). “Profumo di donna rappresenta uno dei commenti per cui ho dato l’anima -raccontava Trovajoli nel libro “Dino Risi Maestro dell’equilibrio e della leggerezza- E penso che Dino ne sia convinto, sebbene non me l’abbia detto esplicitamente. La validità di questo commento sta tutta nel fatto che il tema conduttore è suonato da un flicorno ed è una frase quasi di jazz. Enrico Rava lo ha inserito in un suo disco e a 30 anni di distanza quella musica è ancora attuale”.
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Un lavoro di riscoperta e valorizzazione di una parte importante della cultura italiana realizzato dal team CAM Sugar che quotidianamente opera negli archivi per riportare a nuova vita perle in gran parte ancora da scoprire: un lavoro complesso e meticoloso di ricerca di materiale anche inedito, ricostruzione delle tracce e restauro di nastri che ha permesso di realizzare un’edizione come mai si era ascoltata prima. Ogni traccia presente nella colonna sonora è stata ripristinata nella sua dinamica audio originale in modo da garantire il miglior piacere di ascolto.
Del tutto particolare la storia del tema del film, “Che Vuole Questa Musica Stasera”, interpretato da Peppino Gagliardi, una decadente ballata presentata per la prima volta al Festival delle Rose del 1967 con testi scritti da Gaetano Amendola e Ezio Leoni e musica di Roberto Murolo. Si tratta di uno dei brani più ascoltati al mondo in streaming nel repertorio delle colonne sonore. Il brano è stato riproposto da Guy Ritchie nel suo film del 2015 Operazione U.N.C.L.E.
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La versione LP di Profumo di donna contiene una traccia inedita rispetto al disco originale (Tu amore mio), mentre il CD presenta ben 7 brani mai pubblicati prima, tra cui una versione alternativa del tema “In the Dark”. La colonna sonora esce con una nuova copertina con un concept grafico appositamente realizzato e i contenuti promozionali utilizzeranno tutti i canali, sia quelli tradizionali che quelli più innovativi (Instagram e TikTok), per consentire di far conoscere il capolavoro di Trovajoli a un pubblico più ampio possibile.
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Tratto dal romanzo del 1969 Il buio e il miele di Giovanni Arpino, PROFUMO DI DONNA, uscito nel 1974, fu presentato in concorso al Festival di Cannes 1975 dove Vittorio Gassman conquistò il premio per la migliore interpretazione maschile. La pellicola fu candidata l’anno successivo agli Oscar come miglior film straniero e migliore sceneggiatura non originale. Tra gli altri riconoscimenti, il Premio César come miglior film straniero, 2 David di Donatello (uno per la miglior regia e l’altro per la migliore interpretazione maschile), il Nastro d’argento (per la migliore interpretazione maschile). Nel cast Alessandro Momo (al suo ultimo film prima della scomparsa), Agostina Belli (nel ruolo di Sara), Moira Orfei e Alvaro Vitali. La storia è quella del capitano in pensione Fausto Consolo che, divenuto cieco in seguito ad un incidente avvenuto nel corso di un’esercitazione militare, decide di andare a Napoli per suicidarsi assieme all’amico Vincenzo, anche lui rimasto menomato dopo l’incidente. Nel viaggio da Torino a Napoli, il capitano è accompagnato da un giovane attendente. Il viaggio si trasforma in un’esperienza di vita per il ragazzo ma anche in un’inaspettata nuova prospettiva per il capitano.
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“I produttori erano spaventati dall’infermità – spiegava Dino Risi a proposito del film – i noleggiatori dicevano che i ciechi non hanno mai avuto successo al cinema tranne che nei film gialli e in quelli del terrore, io dicevo ‘ma c’è il film di Chaplin su una cieca’ e loro dicevano ‘sì, ma l’ha fatto Chaplin…’, e allora non avevo argomenti per rispondere”. “Rispetto al romanzo – raccontava Gassman a proposito del suo personaggio – abbiamo cercato di renderlo più gradevole concentrandoci sulla sua fragilità e sul fatto che scopre pian piano di essere quello che non credeva di essere”. Tale fu il successo della pellicola e la sua consacrazione internazionale che nel 1992 fu girato un remake (Scent of A Woman) diretto da Martin Brest con protagonista Al Pacino, che vinse il premio Oscar come Miglior Attore.
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