Intervista ad AMI, la cantautrice che invita a “gettare la maschera”

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Conosciamo la cantautrice AMI, nome d’arte di Noemi Damiani, dal 14 aprile in rotazione radiofonica con il suo nuovo singolo “Rompere il silenzio”

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“Rompere il silenzio” è un brano che l’artista romana dedica a se stessa, esprimendo appieno il caleidoscopio delle sue emozioni: paura, rabbia, gioia, divertimento, tristezza e molte altre ancora.

Il brano racconta di quando ci si riesce a liberare della “maschera”, e si è pronti all’accettazione di una nuova persona con la quale iniziare un percorso di vita pieno di possibilità. È quel momento in cui ci sorprendiamo delle conseguenze emotive che scaturiscono da questo positivo incrocio di vite.

Conosciamo meglio Ami e la sua nuova creazione:

Ciao AMI, parlaci un po’ di te

AMI nasce dopo una scelta drastica della mia vita. Ho lasciato il mio contratto a tempo indeterminato, sono tornata nella mia città natale per iniziare a scommettere sulla mia voce. Il nome AMI è estrapolato dal mio cognome. Non volevo allontanarmi troppo dal mio nome reale per questo ho preso la parola AMI in Damiani.

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Come nasce “Rompere il silenzio”?

Rompere il silenzio è nato proprio dal bisogno stesso di raccontarsi, e come dice il titolo, rompere finalmente il silenzio, sequel perfetto del mio primo brano. Grazie anche all’aiuto della persona amata si riesce, a parer mio, a gettare le armi stanchi di stare sulla difensiva. Infatti lo dedico a tutte quelle persone che finalmente sono riuscite a raccontarsi senza filtri. Come dicevo questo pezzo è il continuo della storia iniziata nel mio primo brano, uscito lo scorso novembre, LA MASCHERA. Dopo appunto essere riusciti a togliere questa maschera è arrivato il momento di aprirsi e accettare finalmente una nuova fase della nostra vita vicino ad una persona.

Il brano è il sequel di “La Maschera”, il tuo singolo precedente. Stai pensando di creare una trilogia?

Mai dire mai. Sicuramente potrebbe essere una scelta interessante, ma al momento ci stiamo concentrato su altro.

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Entrambi i brani parlano di “maschere”. Citando una frase di un film omonimo: “Tutti noi portiamo una maschera”?

Assolutamente si. Chi più e chi meno, ma ognuno di noi ha un motivo per portare la propria maschera. Spesso purtroppo non si ha più il coraggio di gettarla via.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

Stiamo iniziando a lavorare su qualcosa di più completo, ovvero un album. In questo modo ho la possibilità di raccontare al meglio.

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Giuseppe Gallo

Giuseppe Gallo

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