In estate i bambini hanno una maggiore possibilità di fare vita all’aria aperta e consumare più energia ma, a trarre in inganno i genitori, esistono numerosi spuntini e pasti che anche in piccole dosi possono fornire tantissime calorie. Vediamo delle soluzioni adatte ai più piccoli che rinfrescano e nutrono in modo sano ed equilibrato!
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L’obesità infantile non è dovuta soltanto a una cattiva alimentazione, ma anche a uno stile di vita troppo sedentario. La quota dei bambini sedentari è molto alta nella fascia di età 3-5 anni (48,8%) , diminuisce nelle fasce di età successive, ma inizia a risalire e a mantenersi alta a partire dalla fascia di età 18-19 anni (20,8%). In estate, per fortuna, la vita all’aria aperta svolta in campagna, al mare o in montagna permette un incremento del dispendio calorico dei bambini. Ma dobbiamo anche ricordare che in estate il metabolismo rallenta e l’attività fisica è minore durante le ore in cui la calura ci toglie tutte le forze. Purtroppo, fare più movimento determina anche l’aumento dell’appetito ed è proprio in questo momento che i genitori vengono colti impreparati. Cosa preferisci bello di mamma? Vuoi il tuo gelato preferito? Oppure preferisci un sacchetto di patatine? Ideona! Magari una brioche e una bibita fresca? Ho preparato il tuo solito panino con prosciutto e un’aranciata in bottiglia … Va bene?
Le proposte per una “merenda estiva” sono infinite e tutte costituite da alimenti di tipo industriale, ricche di zuccheri e grassi, poco bilanciate dal punto di vista nutrizionale e piene di additivi. E’ sicuramente comprensibile la voglia di relax di cui hanno bisogno anche i genitori, ma basta poco per organizzare uno spuntino sano, goloso e fresco. E se il compagno di ombrellone di vostro figlio si nutre diversamente, poco male perché un genitore “deve essere una guida e non un bancomat” quindi deve dedicare il giusto tempo per motivare il proprio figlio/a a seguire i loro consigli.
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Ricordatevi sempre che un bambino in sovrappeso ha una elevata probabilità di divenire obeso e di sviluppare patologie cardiache, diabete, ipertensione, iperlipidemia, alterazioni osteoarticolari e non vanno sottovalutati anche i problemi psicologici legati ad un disadattamento sociale. La fascia di età a rischio è tra i 6 ed i 14 anni con un incremento nel periodo che va dai 9 ai 12 anni ,ossia alla pubertà. Infatti, nell’uomo la crescita del tessuto adiposo avviene sia per aumento del numero di cellule adipose ,sia per aumento delle loro dimensioni. Il numero di cellule adipose (adipociti) ha due periodi di incremento: nel primo anno di vita ed alla pubertà, per poi rimanere costante per tutta la vita. A far ingrassare il soggetto sarà sia il suo numero di adipociti, sia l’aumento del loro volume. Nei bambini l’obesità è per il 90 % causata da un aumento di calorie e solo per il 10 % causata da malattie endocrine, genetiche o altro. Comunque non dobbiamo sottovalutare che genitori obesi spesso generano figli obesi , l’anamnesi familiare aiuta a capire le cause . Inoltre , mentre i bambini più piccoli a tavola tendono ad imitare maggiormente i genitori e meno i media ed i coetanei, gli adolescenti si formano fuori casa, lontano dai genitori e, al contrario, vicino agli amici e all’interno dei luoghi scolastici. Quindi, sarebbe auspicabile iniziare ad educare il piccolo a nutrirsi sin dai primi mesi di vita, senza cedere ai suoi ricatti alimentari ; così la coerenza e la perseveranza permetteranno al piccolo di capire che il dolcetto si mangia dopo il cibo che gli fa bene e che troppi spuntini potrebbero penalizzare l’appetito ai pasti principali.
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Per prevenire l’obesità infantile è importante seguire alcune semplici regole. Mangiare alimenti sani e nutrienti permette di mettere in tavola materie prime fresche di raccolto, a “chilometro zero”, che rispettano la stagionalità e che non abbiano calorie vuote (snack, dolciumi, caramelle, ecc.). Per aumentare la consapevolezza dei nostri bambini su come si prepara una merenda è opportuno coinvolgerli nella preparazione dello spuntino in modo da evitare capricci in seguito, il bambino è consapevole che lo spuntino non gli è stato completamente imposto ma che lo ha deciso insieme al genitore e non potrà dire “Non mi piace!”. Il genitore non deve farsi mai ricattare dal bimbo capriccioso ma deve raggiungere sempre dei compromessi; mai cedere alla richiesta di troppi dolci o troppe bibite pur di riempirsi la pancia. Il bambino deve essere assecondato solo nei gusti che, alcune volte, devono essere idonei all’età e alla reale tolleranza del bambino/a. Esempi di “spuntini sotto l’ombrellone” adatti ai bambini sono:
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- 1 piccolo panino farcito con seme e polpa di pomodoro (anche frullata se il bambino non gradisce i pezzetti di polpa) con poco olio extravergine di oliva e un pizzico di origano
- 1 piccolo panino con del filetto di pollo grigliato o un piccolo hamburger magro fatto in casa
- 1 pacchetto di cracker o una manciata di tarallini
- 1 vasetto piccolo di gelato artigianale alla frutta o alla vaniglia
- 1 muffin o 1 fettina di ciambella fatta in casa
- 1 yogurt + frutta fresca di stagione
- frutta fresca di stagione
- latte freddo e pochi biscotti (magari fatti in casa)
Da bere tanta acqua naturale oppure 1 frullato di frutta di stagione senza zuccheri aggiunti e schiarita con delle gocce di limone o 1 tisana fredda di frutta con pochissimo zucchero (i frullati e le tisane sono ottimi integratori di sali minerali, gli stessi che si perdono durante l’eccessiva sudorazione).
Forza cari genitori, la salute e la forma dei vostri figli prima di tutto.
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Dott.ssa Angela ASTONE – Biologo Nutrizionista
Perfezionata in Scienze dell’Alimentazione
cell. 3487502380