Una lunga cerimonia, emozionante e significativa, che ha accompagnato l’indimenticabile Sovrana Elisabetta II verso il suo ultimo viaggio. Un celebrazione antica e solenne che ci ha reso testimoni di quanto una donna di potere, tanto amata dal suo popolo, è stata testimone di 70 anni della storia del pianeta.
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Elisabetta II ha riunito intorno al suo feretro oltre 200 tra re, regine, presidenti e premier arrivati da ogni parte del mondo: il Presidente americano Joe Biden, il presidente francese Macron, il Presidente della Repubblica italiana Mattarella con la figlia Laura, re Felipe VI e Letizia di Spagna, il sovrano di svezia Carl XVI Gustaf e consorte Silvia, l’imperatore giapponese Naruhito, re Abdullah e Rania di Giordania e la regina Margrethe II di Danimarca, Olena Zelenska, moglie del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Xi Jinping ha mandato il suo vice Wang Qishan, e … tantissimi altri leader mondiali che si sono ritrovati al cospetto del feretro della grande sovrana e a sostenere il visibile e profondo dolore del re Carlo III. Ma agli ospiti illustri si sono uniti altri 800 ospiti scelti come: militari e collaboratori della casa reale; inoltre, ad accogliere il feretro anche la pony Emma e alcuni cani Welsh Corgie cari a Sua Maestà che era appassionata della natura e degli animali.
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Il feretro della regina Elisabetta II è stato portato a spalla da un picchetto d’onore della Royal Guard all’interno dell’abbazia di Westminster dove ha avuto inizio il solenne funerale di Stato della sovrana che ha regnato per 70 anni sul trono del Regno Unito e che è morta l’8 settembre a 96 anni di età. La cerimonia si può visionare ovunque ma la commozione della gente va individuata in ogni espressione, in ogni lacrima, in ogni amaro sorriso di circostanza. Era palpabile la vera commozione al funerale anche tra i banchi della Royal Family: in primissima fila, al lato del catafalco su cui è appoggiata la bara della loro compianta madre, c’era re Carlo III con la consorte Camilla, la principessa Anna con il consorte Tim Laurence, il principe Edoardo e la consorte Sophie. Era palpabile la commozione di un popolo che è confluito in modo ordinato e rispettoso a fare da contorno a tutta la processione reale a testimoniare il grande affetto e la grande ammirazione che il popolo britannico ha sempre manifestato per la loro sovrana.
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Il reverendo David Hoyle ha aperto la liturgia ricordando, con la voce segnata dall’emozione, il valore simbolico dell’abbazia di Westminster per la lunga vita di Elisabetta II: dal matrimonio con il principe Filippo nel 1947 alla sua incoronazione a regina nel giugno del 1953, alla morte di suo padre re Giorgio VI. Oggi la stessa abbazia di Westminster ha accolto il feretro della longeva sovrana sul quale erano deposte le insegne reali (la corona, lo scettro e il globo d’oro). Elisabetta II “ha dedicato la sua vita a servire la nazione e il Commonwealth”, come aveva promesso nella trasmissione radiofonica fatta per il suo 21esimo compleanno.
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Oggi, prima della sepoltura nella cappella di St George, dalla bara della regina Elisabetta II sono state tolte le insegne reali: la corona, lo scettro e il globo d’oro, simboli della regalità. Le insegne reali sono state consegnante al celebrante, che le ha deposte sull’altare. Dinanzi al cospetto di Dio Elisabetta si presenta come una donna devota e fedele e non più come regina, una donna che è stata un esempio di “coraggio e di speranza”, oltre che di servizio “al Paese, al Commonwealth e al mondo più vasto” … Re Carlo III ha deposto sulla bara il vessillo che tradizionalmente serve a identificare il comandante in capo in battaglia. Il Lord Ciambellano della casa reale, Andrew Parker, ha spezzato la bacchetta di comando, a suggellare la fine del potere terreno di un sovrano defunto. Vessillo e bastone spezzato verranno sepolti assieme a Elisabetta, i gioielli della corona, invece, e torneranno nella Torre di Londra dove rimarranno fino all’incoronazione di Re Carlo III.
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La Corona Imperiale di Stato, la seconda per importanza dopo la Corona di Sant’Edoardo, è considerata una reliquia sacra e viene indossata solo per l’incoronazione. La Corona Imperiale di Stato è realizzata in oro, argento e platino ed è interamente adornata da brillanti pietre preziose di vario taglio, fra cui 2868 diamanti, 273 perle, 17 zaffiri, 11 smeraldi e 5 rubini. Tra le pietre preziose 4 sono: il zaffiro di Sant’Edoardo (la più antica che risale a Edoardo il Confessore); il diamante Cullinan II ( 137 carati ricavati dal diamante grezzo più grande del mondo, il Cullinan); lo zaffiro blu Stuart di 104 carati; il rubino del Principe Nero, montato nella parte frontale della corona e risalente ai tempi di Enrico V.
Lo scettro di Sant’Edoardo, o scettro reale, venne realizzato per l’incoronazione di re Carlo II nel 1661. Poi nel 1905, dopo la scoperta del diamante grezzo Cullinan, venne ridisegnato: nello scettro con la croce fu inserito il diamante Cullinan I o Stella d’Africa, il secondo per grandezza al mondo con 530 carati. Il Cullinan II può essere rimosso dallo scettro e indossato come collana.
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Il globo del sovrano d’Inghilterra, o globo crucigero, rappresenta il ruolo di difensore della fede del monarca come supremo capo della Chiesa d’Inghilterra. Venne realizzato per l’incoronazione di Carlo II nel 1661 ed è una sfera dorata di 16.5 cm di diametro con al centro una banda di perle e gemme e una mezza banda che avvolge la sfera in verticale. In cima c’è un’ametista sormontata da una croce. Durante le incoronazioni è il vescovo di Canterbury a consegnare il globo al neo sovrano, che lo afferra con la mano sinistra, mentre nella destra regge lo scettro, e in capo indossa la corona.
Una donna fedele al suo dovere di sovrano e che ora riposerà accanto al suo fedele sposo Filippo, una donna che ha visto crescere generazioni di uomini e donne che l’anno seguita e ammirata. Elisabetta era una guida che ci ha lasciato orfani della sua presenza ma viva nel suo esempio
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