Un intestino sano aiuta a mantenerci in forma e prevenire malattie come il diabete, dislipidemie e obesità. Cosa si deve fare per avere un intestino sano? Si deve seguire una corretta alimentazione e si devono evitare gli errori più frequenti che impoveriscono il microbiota!
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Tra i disturbi più frequenti che si manifestano in coloro che hanno un intestino “in burrasca” possiamo identificare: dolore addominale più o meno intenso, distensione post-prandiale, stipsi alternata a diarrea, disfagia, dispepsia, nausea, tenesmo (ossia sensazione di dover evacuare senza riuscirci) , meteorismo meglio conosciuto come gas addominale, pancia gonfia, alitosi, facile sazietà o inappetenza.
Se uno o più sintomi di quelli sopra elencati vi appartengono, inizialmente dovete consultare un medico per individuare la causa del problema. I sintomi possono essere di natura acuta o cronica; per questo motivo il medico deve prescrivere gli esami diagnostici opportuni da eseguire e, alla luce di questi risultati, decidere su eventuali terapie o trattamenti. Infatti, esistono numerose malattie croniche intestinali che presentano sintomatologie comuni come: morbo di Crohn , colite infettiva, colite ischemica, rettocolite ulcerosa, ecc.
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Quali sono gli errori che commettiamo nella nostra alimentazione?
- Saltare i pasti: accade a causa di una vita frenetica con pause pranzo ridotte all’osso. Ma saltare un pasto può rallentare il metabolismo e può dare origine a uno squilibrio del microbiota intestinale.
- Bere poco: infatti, spesso beviamo solo se avvertiamo la sete, ma in quel momento il nostro corpo è già disidratato. Invece, bere almeno 2- 3 litri di acqua al giorno ci aiuta a diluire le tossine del nostro corpo, migliora la diuresi, facilita l’eliminazione delle sostanze chimiche di scarto, purifica la bile, ci aiuta nella digestione e migliora il metabolismo.
- Alimentazione monotona: accade a causa del poco tempo per cucinare, poca varietà nei gusti, scarsa pianificazione delle scorte alimentari, uso frequente di alimenti industriali a discapito dei cibi freschi. La monotonia alimentare porta a scompensare il microbiota intestinale.
- Consumo frequente di cibi industriali: i cibi confezionati sono ricchi di grassi saturi, zuccheri, sale e additivi alimentari e sono poveri di fibre, grassi “buoni” e vitamine naturali quindi … microbiota sofferente.
- Basso consumo di fibre: nella dieta Mediterranea si raccomanda un buon uso quotidiano di frutta e verdura di stagione, di legumi, di cereali integrali. Ma sembra che questa sana abitudine si vada perdendo con le nuove generazioni che, invece, prediligono cibi raffinati e non apprezzano frutta e verdura.
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Quali sono i rimedi alimentari che possono aiutare in nostro intestino?
Una dieta bilanciata, che si prefigge il recupero di un adeguato stato nutrizionale, deve essere composta da pasti frazionati, leggeri e limitati nelle quantità, in modo che possa mettere a riposo l’intestino , ridurre le secrezioni e non irritare le mucose. La dieta deve essere normocalorica e ipolipidica, fatta da piatti semplici e poco elaborati, ricchi di fibra solubile e insolubile, fatta da cibi freschi e naturali (pasta o riso integrale, verdure, yogurt, legumi passati, olio extravergine di oliva estratto a freddo) e tanta acqua naturale.
Da ridurre al minimo il consumo di: dolciumi, cioccolata, tè e caffè, fritture, carni grasse, carni insaccate, prodotti conservati in scatola, salumi, formaggi grassi – stagionati -piccanti, alcolici (anche quelli a bassa gradazione), bibite zuccherate e bibite gassate.
Avere cura del nostro intestino vuol dire avere cura di tutto il nostro corpo … Tutto ciò che l’intestino assorbe entrerà nel circolo sanguigno e raggiungerà ogni nostra singola cellula. Cibo come nutrimento ma anche cibo come terapia.
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