L’attore, invitato all’evento prenatalizio della Unitre, ha portato un messaggio di speranza declamando una parabola ebraica
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BARI – «L’università della terza età, è un vero e proprio laboratorio continuo, instancabile, entusiasta di cultura, esperienza di vita e ponte di dialogo fra le generazioni.» dice l’attore Nicola Losapio, al termine dell’evento prenatalizio organizzato dalla Unitre, l’Università delle Tre Età di Bisceglie (BAT).
L’evento, svoltosi lo scorso 21 dicembre nella Sala Salsello di Bisceglie, ha rinnovato lo spirito di inclusione e socialità, cardini della Unitre, così come la cultura, espressa attraverso musica e poesie.
Nel corso della serata, Losapio ha portato un messaggio di speranza declamando una parabola ebraica.
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Il sodalizio con la Unitre. «È sempre un piacere partecipare agli eventi della Unitre» dice Nicola Losapio. «Ammiro la vitalità e l’entusiasmo dei suoi membri e della presidente Annamaria Pignatelli, che insieme a Neri Verdirosi e a tutto il direttivo ringrazio per avermi coinvolto in questa stupenda iniziativa».
Il messaggio di speranza. «In occasione del Natale, quest’anno un po’ inquieto per la difficile situazione internazionale, ho voluto portare un messaggio di speranza attraverso la lettura di una parabola ebraica, che mi ha colpito per la grande saggezza e la straordinaria attualità del suo contenuto. Ora più che mai, in un’armonia finalmente ritrovata e in una vita che ricomincia dopo la tragedia della pandemia, bisogna sperare sempre in un mondo migliore, con i fatti e con il cuore».
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