Venerdì 28 aprile al teatro Orfeo di Taranto, l’orchestra Tebaide d’Italia, diretta dal maestro Cosimo Maraglino, proporrà lo spettacolo musicale “Tra i pisci spada e i delfini… c’è il mare” incentrato sui brani di Domenico Modugno con gli attori Francesco Casulli e Gianbattista Recchia.
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Scritto e diretto dallo stesso Casulli, proposto per la prima volta in una nuova veste, attraverso questo lavoro vengono trattati alcuni temi, come ad esempio l’immigrazione, prendendo spunto dalle canzoni del grande artista originario di Polignano a Mare (Ba). Patrocinato dal Comune di Massafra, Comune di Taranto, Regione Puglia, Teatro Pubblico Pugliese e MIBACT, lo spettacolo è uno show di varietà con momenti recitativi ed esilaranti, che pone al centro il grande tesoro lasciatoci da Modugno, le sue canzoni, riproposte in versione orchestrale grazie alla reinterpretazione del maestro Cosimo Maraglino.
“Citando la prima e l’ultima canzone – ha spiegato Francesco Casulli – esploriamo il repertorio del grande Domenico Modugno. Lo abbiamo già proposto in passato, ma grazie al supporto
dell’Orchestra Tebaide si arricchisce di maggiore valore proprio nella sua parte principale, ovvero la musica. Saranno eseguiti i brani in una nuova versione”.
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“Tra i pisci spada e i delfini… c’è il mare” vanta già una quarantina di repliche in 5 anni. Da questa data però viene proposto in una nuova forma, più ricca. Oltre al gruppo musicale Quelli di Modugno, band ritmica di 5 elementi impegnata nell’esecuzione dei brani, si aggiungono i componenti dell’orchestra. Ancora sarà proposta la recitazione di Francesco Casulli e Gianbattista Recchia, con le coreografie di Ilaria Nigri, i costumi di Le delli Santi e ancora saranno impegnate Ketty Volpe, voce narrante e Gisella Carone e Maristella Bianco coriste. Come sempre avviene per i lavori dell’Orchestra Tebaide, ogni canzone sarà anticipata da un preambolo attoriale attraverso ilquale sarà raccontato il momento musicale che seguirà.
“A caratterizzare lo spettacolo, oltre alla musica ci sarà la parte recitativa che assume un valore importante all’interno del racconto perché evidenziamo le due anime di Domenico Modugno, quella iniziale dell’attore, diplomato al centro sperimentale di Roma e quella del grande autore ditesti e musiche”.
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