Fumare sigarette e similari, in maniera costante e prolungata, incide negativamente sulla salute e sulla durata della vita media. Inoltre, peggiora la qualità della vita sempre più velocemente quanto più prematuro è l’inizio di questa dipendenza.
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Fumare provoca gravissimi danni fisici, anche dal fumo passivo, ed essi sono direttamente proporzionali al numero di sigarette che verranno consumate. A influenzare negativamente lo stato di salute contribuiscono una serie di fattori condizionanti:
- età di inizio della dipendenza
- numero di sigarette giornaliere consumate
- numero di anni di fumo
- modalità di inalazione (più o meno profonda) del fumo.
Le patologie più comuni correlate al fumo sono molteplici. Quello più temuto è il tumore polmonare, ma anche altri tumori sono altrettanto associati al fumo di tabacco, come: i tumori del cavo orale e della gola, dell’esofago, del pancreas, del colon, della vescica, della prostata, del rene, del mammella, delle ovaie e alcune leucemie. Non sono da trascurare, però, le malattie respiratorie e il rischio cardiovascolare. Un individuo che fuma per tutta la vita ha il 50% di probabilità di morire per una patologia direttamente correlata al fumo.
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Nel sesso femminile, il fumo influisce ancora più negativamente sulle patologie precedentemente enunciate e sull’apparato riproduttivo femminile, provocando: menopausa precoce, un aumentato rischio di aborti, feti nati morti, parto prematuro e neonati sottopeso. Inoltre, provoca danni estetici, gengiviti, ingiallimento dei denti, invecchiamento precoce della pelle.
Eppure c’è ancora chi afferma che il fumo non ci fa aumentare in peso! Non è vero assolutamente, il fumo è solo un’alternativa al consumo di dolciumi e panini … Comunque anche tra i fumatori ho potuto trovare numerosi obesi. In realtà, la nicotina aumenta il battito cardiaco e la pressione arteriosa, restringe i vasi sanguigni, fa lavorare il cuore più in fretta e con più fatica, causa leggera sudorazione e aumenta il metabolismo. Quindi dovrebbe far dimagrire! Invece causa eccitabilità e stress, fattori predisponenti a eccedere nel cibo dopo qualche ora dall’aver fumato, ossia fame nervosa.
Alcuni, invece affermano che “l’aria è inquinata, come potrebbe farci male una sigaretta?”. In realtà i tumori attribuibili all’inquinamento atmosferico sono il 2-3%, invece il tabacco è responsabile del 33% dei tumori. Quindi, se associamo l’inquinamento (scelta involontaria) al fumo di sigaretta (scelta volontaria) potenzieremo l’azione teratogena dell’inquinamento.
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Quindi, alcuni individui trovano la soluzione “geniale” ossia: “Bene, allora fumo la sigaretta elettronica!”. La sigaretta elettronica causa una sensazione fisica simile al fumo di tabacco, ma invece di sfruttare la combustione del tabacco, sfrutta la vaporizzazione di una soluzione di nicotina che comunque raggiunge l’apparato respiratorio. Il fumo della sigaretta elettronica rilascia glicole propilenico, una sostanza che in esposizioni prolungate può causare tosse ,asma e rinite. Il glicole propilenico rilasciato dalla sigaretta elettronica e la glicerina presente in essa, può portare alla formazione di formaldeide e acetaldeide che sono considerate cancerogene.
Numerosi sono gli studi portati a termine e altri ancora in corso per capire quanto si può fare per curare le patologie fumo-dipendenti, e ancora meglio, arginare la dipendenza da fumo. La soluzione migliore, oggi, è SMETTERE DI FUMARE … un consiglio che vale per tutti, in particolare per le donne.
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