Presentazione del partenariato oggi a Firenze, con il saluto della vice presidente della Commissione Europea.
(Firenze, 15 settembre 2023) Nel 2050 gli ultraottantenni in Italia saranno 7 milioni e 600 mila, tre milioni in più di adesso (fonte ISTAT): un traguardo impressionante se si pensa che nel 1950 donne e uomini che avevano compiuto gli ottanta erano solo cinquecentomila.
Dal punto di vista demografico la popolazione italiana è eccezionale: unisce una fecondità estremamente bassa a uno dei più alti livelli di aspettativa di vita al mondo. Caratteristiche che rendono il nostro Paese il caso di studio perfetto a livello internazionale.
Parte da qui la sfida di AGE-IT, il programma dedicato alla ricerca sui temi dell’invecchiamento, presentato oggi presso l’Università di Firenze.
AGE-IT è un Partenariato Esteso, cioè una delle linee di investimento previste dal Ministero dell’Università e della Ricerca all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e realizza un’alleanza pubblico-privato per fronteggiare la sfida di una società che invecchia inesorabilmente.
Potrà contare su un finanziamento di oltre 114 milioni di euro e su 350 ricercatori, grazie alla rete di partner di cui è composto: 27 tra Università, centri di ricerca, industrie, enti e organizzazioni, con il coordinamento dell’Università di Firenze.
Un raggruppamento vastissimo di competenze, quindi, al lavoro per studiare come la nostra società si sta evolvendo e disegnare le possibili linee di intervento, da tutti i punti di vista: sociale, economico, biomedico e tecnologico.
Una ricerca sul campo che darà indicazioni utili, a livello internazionale, alle società e popolazioni che vivono lo stesso trend demografico e analoghi problemi. Sarà organizzata in 10 grandi sfide articolate nei vari settori disciplinari, con un’attenzione particolare a temi trasversali come il trasferimento tecnologico e il ruolo dell’apprendimento nell’invecchiamento attivo.
Ci sono limiti all’aumento della sopravvivenza in Italia? Quale è stato l’impatto del COVID-19? Perché la fecondità dell’Italia è tra le più basse al mondo? Qual è il ruolo delle politiche? Le migrazioni possono contrastare il processo di invecchiamento? Come cambiano le dinamiche sessuali e le dinamiche di formazione e scioglimento delle unioni in una società in cui viviamo sempre più a lungo? Qual è l’impatto del cambiamento climatico e dell’inquinamento sulla salute degli anziani? Che ruolo avrà la Silver Economy?
“Sono alcune delle questioni che affronteremo, con l’obiettivo di fornire delle risposte sulla base delle evidenze scientifiche e delle previsioni di sviluppo delle conoscenze. Saremo al lavoro per trovare le migliori soluzioni tecnologiche, sociali, medico-assistenziali e di policy per il benessere di una società dove gli equilibri tra le generazioni stanno cambiando radicalmente” ha sottolineato Daniele Vignoli ordinario di Demografia all’Università di Firenze e coordinatore scientifico di AGE-IT, già vincitore di un finanziamento dell’European Research Council dedicato a ‘Incertezza economica e fertilità in Europa’.
“AGE-IT mette l’Italia al centro della ricerca nazionale e internazionale sul tema dell’invecchiamento (e le sue sfide) declinato lungo l’intero arco della vita e affrontato nelle sue diverse dimensioni sociale, sanitaria, demografica – ha detto la rettrice dell’Ateneo fiorentino Alessandra Petrucci -. Essere a capofila di questo partenariato riveste per l’Università di Firenze grande importanza a cui corrisponde l’impegno e la responsabilità di contribuire alle prospettive future della nostra società”.
Partner e spoke. Fanno parte di AGE-IT, oltre all’Università di Firenze (capofila): Università di Milano Bicocca, Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, Università di Padova, Università Ca’Foscari di Venezia, Università di Bologna, Università di Roma “La Sapienza”, Università di Napoli Federico II, Università del Molise, Università “Aldo Moro” di Bari, Università della Calabria, Università “Luigi Bocconi”, Università Cattolica del Sacro Cuore, Università Vita-Salute San Raffaele), oltre a Consiglio Nazionale delle Ricerche, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, Istituto Nazionale di Statistica, Istituto Nazionale Previdenza Sociale, Istituto Nazionale di Ricovero e Cura per gli Anziani, Istituto Neurologico Mediterraneo, Tech4Care, Generali Italia, HealthWare Group, Beta 80 S.p.a. Software e Sistemi, Municipia Spa, Confcooperative, Sanofi.
AGE-IT è articolato in dieci “Spoke”, filiere dedicate ai grandi temi di ricerca nel settore, cui i 27 partner aderiscono secondo le proprie competenze.
· Spoke 1. La demografia dell’invecchiamento
· Spoke 2 Comprendere la biologia dell’invecchiamento
· Spoke 3 Fattori clinici e ambientali, stato funzionale e multi-morbidità
· Spoke 4 Traiettorie per l’invecchiamento attivo e in buona salute
· Spoke 5 Sostenibilità dei sistemi di cura all’anziano in una società che invecchia
· Spoke 6 Lavoro, partecipazione e welfare in età avanzata
· Spoke 7 Dimensioni culturali e politiche delle società che invecchiano
· Spoke 8 Interventi multicomponente
· Spoke 9 Tecnologie avanzate per un invecchiamento attivo e in buona salute
· Spoke 10 Invecchiamento e politiche