In Italia i secolari edifici dei centri storici custodiscono intatti le vicende che hanno ospitato, alcune delle quali hanno caratterizzato la Storia del nostro Paese. Fra questi vi è una cantina, situata in via Cialdini 1 a Barletta (Puglia), nella quale ha avuto inizio uno dei più famosi episodi della nostra Storia: la Disfida di Barletta.
LA VICENDA
Secondo la tradizione, infatti, il 15 gennaio 1503 questa cantina ospitò un banchetto in onore dei francesi, che erano stati sconfitti dagli spagnoli. I due Paesi si contendevano il possesso dell’Italia meridionale e mentre i due sovrani, Luigi XII e Ferdinando il Cattolico, cercavano un accordo, i due eserciti si confrontavano in scaramucce e scontri episodici.
Barletta, in quel tempo, era occupata dagli spagnoli che, guidati da don Diego de Mendoza, catturarono un gruppo di francesi, tra cui vi era il capitano Charles de La Motte.
Il generale Consalvo de Cordova, per onorare i prigionieri francesi secondo le regole della cavalleria, organizzò il banchetto nell’osteria dell’attuale via Cialdini.
Fra un pasto e l’altro gli spagnoli elogiarono il valore dei soldati italiani al loro servizio, contestati però da de La Motte, che invece li accusava di viltà e codardia.
ITALIANI CORAGGIOSI O CODARDI?
Si decise di risolvere la disputa con un duello, che si svolse il 13 febbraio 1503 nella piana tra Andria e Corato. A scontrarsi erano due gruppi: 13 cavalieri italiani, guidati dal valoroso Ettore Fieramosca, e 13 cavalieri francesi. Ebbe così luogo la Disfida di Barletta, che vide i cavalieri italiani trionfare sulla controparte francese.
LA CANTINA DELLA DISFIDA
I suggestivi ambienti della cantina sono collocati all’interno di Palazzo Damato, edificio risalente al XIV-XV secolo. Originariamente essi potrebbero essere stati utilizzati come fondaco per l’immagazzinamento della merce.
Nel 1936 il Comune di Barletta affittò e ripristinò questi spazi e diede avvio alla trasformazione di questo luogo in simbolo della Disfida.
Terminati i lavori nel 1937 con una solenne cerimonia la Cantina venne inaugurata e dichiarata monumento nazionale.
Nel 1949 il Comune acquistò i locali per 400 mila lire e avviò il processo di rifunzionalizzazione a fini turistici.
L’ambiente presenta una forma trapezoidale, con pilastri ed archi in pietra, coperto da diverse tipologie di volte a botte.
Il primo ambiente presenta sulla sinistra un imponente camino, mentre sulla parete di destra sono state collocate le riproduzioni degli scudi dei 13 cavalieri italiani guidati da Ettore Fieramosca. Di fronte all’ingresso è stato collocato il bozzetto in gesso del Monumento alla Disfida dell’artista Achille Stocchi, restaurato nel corso del 2016. Sulla destra è possibile proseguire il percorso fino ad affacciarsi su un affascinante ambiente sotterraneo colmo d’acqua. Durante il percorso è possibile osservare reperti di armi e armature di epoca medievale.
CONCLUSIONI
La Cantina della Disfida di Barletta è un vero e proprio “portale” nella Storia italiana di cinquecento anni fa, tra duelli e cavalieri che hanno forgiato l’epica della nostra Letteratura.