Creepypasta – La Scena Cancellata

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Fino ad oggi, la scena cancellata continua a proiettarsi nella mente di coloro che osano avventurarsi nei corridoi oscuri dell’ospedale abbandonato.

Circa dieci anni fa, c’era un film indie che stava per essere realizzato. Era un thriller psicologico con un budget modesto, ma un cast e una troupe appassionati. Il regista, un giovane talento emergente, era determinato a lasciare il suo segno nel mondo del cinema.

Il film era ambientato in un vecchio ospedale psichiatrico abbandonato, un luogo che aveva la reputazione di essere infestato da storie di fantasmi e tragedie passate. Per creare l’atmosfera giusta, la produzione aveva ottenuto il permesso di girare sul posto, nonostante le leggende che circondavano il luogo.

Una sera, mentre la troupe stava girando una scena cruciale nella sala operatoria dell’ospedale, qualcosa di strano è accaduto. Mentre le luci strobo creavano un’atmosfera inquietante e gli attori recitavano le loro battute con fervore, il direttore della fotografia notò qualcosa di insolito nel monitor della sua videocamera.

Una figura sfocata, quasi trasparente, apparve sullo schermo. Sembrava un’infermiera degli anni ’50, con un’espressione di terrore sul volto. Inorridito, il direttore della fotografia alzò lo sguardo dal monitor, ma non c’era nulla lì. Nessuna infermiera, nessuna presenza umana oltre alla troupe.

Pensando che potesse essere un glitch tecnico, la troupe continuò a girare. Ma ogni volta che controllavano le riprese, la figura dell’infermiera appariva di nuovo, in varie posizioni e angolazioni. Era come se qualcosa o qualcuno stesse cercando di farsi notare.

Decisero di ignorare il fenomeno e proseguire con le riprese, ma le cose presero una piega sinistra quando alcuni degli attori iniziarono a sentire voci che sembravano provenire da nessuna parte. Voci che sussurravano parole incomprensibili e minacciose. Il clima sul set divenne sempre più teso e angosciante.

Una notte, durante una pausa, l’assistente alla regia si perse nei corridoi bui dell’ospedale mentre cercava un bagno. Quando non tornò dopo un po’, qualcuno andò a cercarlo. Lo trovarono tremante e pallido, accovacciato in un angolo, sussurrando frasi incoerenti su “occhi che li osservano” e “ombre che si muovono”.

Terrorizzati, la troupe decise di interrompere le riprese e abbandonare immediatamente il set. Il film non fu mai completato e le riprese nella sala operatoria furono etichettate come “scena cancellata” nei documenti di produzione.

Anni dopo, un vecchio membro della troupe decise di esplorare nuovamente l’ospedale abbandonato, ora in rovina. Mentre camminava tra le rovine, trovò una vecchia cinepresa polverosa e una bobina di pellicola. Decise di proiettarla, curioso di vedere cosa contenesse.

Le immagini che scorrevano sullo schermo erano spettrali e familiari. Era la scena cancellata, ma c’erano dettagli che non avevano visto prima. Nelle ombre della sala operatoria, distinte solo appena, c’erano figure spettrali che osservavano la troupe mentre girava. E in un angolo, c’era l’assistente alla regia, con gli occhi sbarrati e lo sguardo perso nel vuoto.

Da allora, nessuno ha più osato avventurarsi sul set di quel film incompiuto. E la scena cancellata continua a esistere solo nelle menti di coloro che l’hanno vissuta. Ma alcuni giurano di sentire ancora le voci sussurrate e di vedere le ombre muoversi tra le rovine dell’ospedale psichiatrico abbandonato.

©Giuseppe Gallo, 2024. TUTTI I DIRITTI RISERVATI

Giuseppe Gallo

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