Intervista ai CAMBRA, in radio con il nuovo singolo “Polvere”

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I Cambra ci raccontano in esclusiva il loro nuovo singolo, “Polvere”.

Qual è stata l’ispirazione principale dietro il brano “Polvere” e come avete tradotto queste emozioni nella musica?

“Polvere” parla della presa di coscienza di una perdita e delle diverse reazioni al conseguente senso di vuoto: le pause e le variazioni di dinamica tra i ritornelli e le strofe rappresentano l’alternarsi di queste reazioni. Questi sono diventati i tratti caratteristici di uno stile compositivo, sviluppatosi appunto con “Polvere”, che pensiamo identifichi appieno la band e rappresenti una separazione netta rispetto ai primi lavori.

Come avete lavorato insieme per definire la direzione stilistica del vostro primo album “Scatole”? Ci sono state sfide particolari nel combinare influenze così diverse?

Per “Scatole” avevamo l’ambizione di realizzare un lavoro omogeneo e riconoscibile, e abbiamo avuto fin da subito chiara la direzione da seguire. L’approccio alla scrittura è stato diretto e immediato, con l’ambizione di riprodurre in studio, e su disco, l’atmosfera di un concerto live, con tutte le sue peculiarità. In questo senso, la scelta compositiva è stata di semplificare al massimo gli arrangiamenti, per esaltare la spontaneità e l’immediatezza delle canzoni. È lasciato molto spazio agli strumenti e alle parti strumentali che caratterizzano tutte le tracce. Le nostre influenze hanno contribuito certamente in maniera attiva nella scrittura dell’album, possiamo dire che tutti e tre abbiamo background pressoché paralleli, quindi sapevamo già dove si voleva arrivare e questo ha reso tutto più semplice per certi versi.

Che ruolo ha avuto l’esperienza pregressa dei membri della band nei vostri progetti precedenti nel plasmare il suono e l’identità dei Cambra?

Come musicisti ci conosciamo da più di dieci anni. In questo tempo passato insieme abbiamo creato un’identità stilistica comune ben definita, che in “Scatole” trova la sua espressione: in passato abbiamo fatto fatica a capire quale fosse il nostro “campo sonoro”, ma oggi ci sentiamo di averlo trovato.

Quali sono le vostre speranze e aspettative per il futuro della band dopo l’uscita di “Polvere” e “Scatole”? Avete già in mente progetti futuri o nuove direzioni artistiche che volete esplorare?

L’obiettivo immediato è arrivare a più orecchie possibili attraverso i live: sentiamo di aver scritto canzoni che parlano di noi stessi in maniera molto intima e personale e siamo curiosi di misurarci con chi non ci conosce e vedere come vengono accolte. L’obiettivo per il futuro è proseguire nel percorso di maturazione ed evoluzione musicale della band, non costringendoci all’interno di un genere definito: stiamo già lavorando a nuovi brani, le idee sono parecchie e le prime bozze ci stanno convincendo. Ci piace stare tanto in sala prove a sperimentare, partendo da quanto fatto finora per valutare soluzioni alternative.

Giuseppe Gallo

Giuseppe Gallo

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