Intervista ai Manaus: alla scoperta di “Segasonic”

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I Manaus ci parlano in esclusiva del loro nuovo singolo, “Segasonic”.

Come avete trovato l’ispirazione per il singolo “Segasonic” e quali esperienze personali hanno influenzato la sua creazione?

“Segasonic” nasce da una jam. Era un pomeriggio d’estate, sudato, e i Manaus ancora non esistevano. Ricordo che ci trovammo in sala prove anziché presentarci a lavoro, io (Daniel) e Luca (altro componente dei VoodooPank, un progetto precedente a Manaus), ad un certo punto iniziai ad arpeggiare attorno ai due accordi che diventarono il main riff di Segasonic. Prima di chiudere il progetto VoodooPank suonammo “Segasonic” diverse volte dal vivo, la presentammo in quello che ancora era il suo stato embrionale, successivamente con il formarsi del progetto Manaus fu ripresa, venne riscritta la parte ritmica ed aggiunto il testo. “Segasonic” parla di alienazione: tutti i componenti della band hanno lavorato anni ed anni in fabbrica, abbiamo sperimentato sulla nostra pelle la frustrazione e la sensazione di oppressione. Certi ambienti possono schiacciarti e svuotarti giorno dopo giorno, possono addirittura cambiarti, trasformarti in un automa, in un guscio vuoto.

Avendo sperimentato diverse influenze musicali nel corso della vostra carriera, in che modo avete cercato di fondere questi elementi nel vostro nuovo progetto come Manaus?

Tutto succede in maniera abbastanza spontanea, non ci diamo “limiti di genere”, le esperienze precedenti confluiscono nel progetto Manaus in modo assolutamente naturale, Manaus è molto inclusivo sotto questo punto di vista. Ascoltando il nostro album potrete rendervi conto che tutti i brani mantengono una “linea comune” riproponendo lo stesso messaggio di fondo. In Manaus c’è tutto quello che siamo stati prima, o meglio: Manaus è in divenire, la sintesi di tutto quello che è venuto prima e tuttavia, presenta un evidente cambio di passo nell’approccio musicale con il quale esterniamo le nostre emozioni. Rispetto al passato le canzoni si fanno più torbide, il suono più grosso e graffiante (anche grazie all’utilizzo di grossi e vecchi amplificatori valvolari), la sezione ritmica è incisiva, semplice ma potente. C’é e ci sarà da divertirsi!!!

Qual è il processo creativo dietro la vostra musica? Come avviene la collaborazione tra i membri della band durante la composizione dei brani?

Tutti i componenti della band prima che musicisti sono ascoltatori voraci ed eclettici. I nostri gusti spaziano tantissimo dal Blues al Rock, quest’ultimo viene esplorato in ogni suo sottogenere, Jazz, Trip-Hop, Funk, Punk, Hard & Heavy, grunge, tutti questi ascolti dentro di noi si fondono e ci danno ispirazione. Quello che veramente ci interessa è riuscire ad esprimere con la musica le nostre sensazioni, per mezzo di essa esteriorizzarle e condividerle quanto più possibile con chi ci ascolta. In genere usiamo scrivere in solitudine, le nostre canzoni partono da una ricerca interiore, da un’autoanalisi, scriviamo su carta i testi che poi condividiamo in sala prove e lo stesso vale per le parti strumentali. La sala prove è il calderone in cui confluiscono tutti gli elementi che danno origine ai nostri brani. Prove su prove!!

“Segasonic” sembra affrontare temi profondi come l’alienazione e la ricerca di libertà. Come sperate che il vostro pubblico reagisca a questi messaggi e quale impatto sperate di avere con il vostro singolo d’esordio?

“Segasonic” è un distillato di ciò che Manaus cerca di trasmettere. Sappiamo che oltre a noi tantissime persone si sentono schiacciate da un sistema opprimente che trova la sua sintesi in un “produci consuma crepa” inaccettabile. Quello che Manaus cerca di dirvi è: Contestate! Mettetevi in discussione, non appiattitevi accettando come “normale” ciò che vi fa stare male, mettete in discussione i falsi valori somministrati da questo sistema sadico e mendace, organizzatevi, trovate voi stessi, rallentate. Quello che speriamo è che “Segasonic” sia un esperienza di condivisione in cui l’ascoltatore possa ritrovarsi e quindi non sentirsi solo. Infine, per dirlo con  CCCP: Fatevi coraggio, il mondo è vostro, Manaus è con voi.

Giuseppe Gallo

Giuseppe Gallo

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