Creepypasta – L’Ultimo Capitolo

Condividi


Fino all’ultimo respiro, le pagine della libreria avvolsero il suo destino.

C’era una volta una piccola libreria nel cuore di una città sonnacchiosa, circondata dall’atmosfera tranquilla di una strada silenziosa. Si chiamava “Libreria di Mezzanotte”, un nome che evocava immagini di storie misteriose e avventure oscure. Ma la gente del posto non sapeva quanto fosse veritiero quel nome fino a quando non entrarono tra le sue mura.

Si diceva che la libreria fosse aperta solo di notte, quando il resto del mondo era avvolto dal sonno. Ma pochi osavano mettere piede lì dopo il tramonto, perché c’era qualcosa di inquietante nell’aria, qualcosa di sinistro che faceva gelare il sangue nelle vene di chiunque avesse il coraggio di avvicinarsi.

Un giovane studente di nome Luca, amante dei racconti gotici e delle atmosfere cupe, non poteva resistere alla tentazione di esplorare quella libreria. Intrigato dalle voci che circolavano in città, decise di visitarla una notte di luna piena.

Le campane dell’orologio suonavano la mezzanotte quando varcò la soglia della Libreria di Mezzanotte. Il suono echeggiava nel vuoto, creando un’atmosfera ancora più surreale. Le scaffalature si stagliavano contro la luce fioca delle lampade, piene di libri antichi con copertine sbiadite e pagine ingiallite dal tempo.

Luca si avventurò tra gli scaffali, lasciandosi trasportare dall’odore di carta vecchia e muffa. Ogni passo echeggiava nel silenzio, mentre i suoi occhi scrutavano titoli misteriosi e titoli dimenticati. Poi, all’improvviso, una mano fredda gli sfiorò la spalla.

Voltandosi di scatto, vide un’ombra sfocata che si muoveva nell’oscurità. Il cuore gli balzò in gola, ma prima che potesse urlare, l’ombra si rivelò essere solo il vecchio bibliotecario, un uomo dall’aspetto decrepito con gli occhi velati dalla saggezza.

“Benvenuto, giovane lettore”, disse il bibliotecario con voce roca. “Sei qui per cercare risposte o perdersi nei meandri delle storie?”

Luca deglutì a fatica, cercando di ricomporre le sue emozioni. “Stavo solo curiosando”, rispose timidamente. “Mi piacciono le storie strane.”

Il bibliotecario sorrise, ma il suo sorriso sembrava più un ghigno. “Hai trovato il posto giusto, allora. Ma sii prudente, perché qui le storie hanno il potere di prendere vita.”

Con un gesto della mano, indicò una sezione nascosta della libreria, dove spiccava un libro senza copertina, dall’aspetto antico e logoro. Era intitolato “L’Ultimo Capitolo”.

Luca si avvicinò con cautela e prese il libro tra le mani tremanti. Le pagine sembravano pulsare di una luce propria, invitandolo a sfogliarle. Senza pensarci due volte, cominciò a leggere.

Ma man mano che le parole danzavano davanti ai suoi occhi, qualcosa di strano accadde. La stanza intorno a lui cominciò a sbiadire, fondendosi con le pagine del libro. Si trovò improvvisamente immerso nella storia stessa, un mondo fatto di oscurità e mistero.

Era intrappolato nel mondo del libro, dove le creature delle sue fantasie prendevano vita e le ombre danzavano al suono dei suoi pensieri. Ogni pagina che girava lo portava più in profondità, fino a quando non capì che non c’era via di fuga.

E così, Luca rimase intrappolato nella Libreria di Mezzanotte, condannato a vivere per sempre tra le pagine dei libri, un personaggio nella sua stessa storia, un’ombra nel regno dell’oscurità. E ogni notte, quando la luna illuminava il cielo, si poteva ancora sentire il suo sussurro, un eco dei suoi pensieri intrappolati nel tempo, implorando pietà a chiunque avesse il coraggio di avvicinarsi alla Libreria di Mezzanotte.

©Giuseppe Gallo, 2024. TUTTI I DIRITTI RISERVATI

Giuseppe Gallo

Giuseppe Gallo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *