La cantautrice CAROLA ci racconta il suo singolo d’esordio “Vertigine”.
Il tuo singolo d’esordio “Vertigine” parla di una storia d’amore terminata e del coraggio di lasciar andare una persona amata. Cosa ti ha ispirato a scrivere questa canzone e come ha influenzato il tuo percorso personale?
Nelle canzoni, oltre a voler raccontare le mie esperienze, mi piace parlare di ciò che ha vissuto la gente attorno a me e per “Vertigine” ho preso ispirazione dalla storia che ha vissuto mia mamma e alle difficoltà che ha riscontrato. Nella canzone ci sono molte riflessioni che ho fatto su di me come “la selettività ha il prezzo della solitudine” ed è per me una frase molto importante che mi rispecchia molto.
Hai menzionato che “Vertigine” rappresenta una rinascita per te dopo tre anni complicati. Puoi raccontarci di più su questo periodo e su come la musica ti ha aiutato a superarlo?
Per due anni e mezzo ho sofferto di attacchi di panico per via della separazione dei miei genitori. Non volevo esternare le mie emozioni e mi sono tenuta tutto dentro senza parlarne con nessuno. Sono finita in ospedale, avevo iniziato a prendere farmaci, avevo paura di stare con le persone, non uscivo più con le mie amiche e non mi sentivo capita da nessuno. Ho iniziato ad intraprendere un percorso con una psicologa e ad una seduta le avevo detto che, quando ero sul palco e cantavo, era l’unico momento in cui l’ansia spariva e lei rimase molto stupita da questa cosa e mi disse di non abbandonare mai la musica.
Essendo autodidatta, quali sono state le principali sfide che hai affrontato nel tuo percorso musicale e come sei riuscita a superarle?
In realtà non ho riscontrato difficoltà nell’essere autodidatta, mi piace informarmi e scoprire come posso migliorarmi.
Hai avuto esperienze esibendoti in Spagna e partecipando a concorsi canori in Italia. In che modo queste esperienze hanno influenzato la tua crescita artistica e musicale?
Mi piace molto mettermi in sfida, i concorsi li ho sempre fatti per mettermi in gioco, facendo ciò che più mi piace fare. Sono cresciuta molto grazie ai concorsi che facevo nella mia città, perché le volte che non arrivavo tra i primi tre, molte persone del pubblico venivano a congratularsi con me dicendo che li avevo emozionati e per un artista questa è la cosa più bella che possa esserci!