Gli ONE THE MOON ci raccontano in esclusiva il loro nuovo singolo “La Stanza di Elena”.
“La Stanza di Elena” segna un nuovo inizio per la band. Potete parlarci delle principali ispirazioni dietro questo brano e di come riflette i cambiamenti nella vostra vita personale e artistica?
Durante l’ultimo anno ci siamo trovati ad affrontare diversi cambiamenti: la nostra formazione è passata da trio a power duo, abbiamo affrontato una stagione invernale ricca di concerti, e abbiamo dovuto far fronte a numerosi altri cambiamenti a livello personale. Ci sono stati alti e bassi, ma da tutte queste esperienze siamo sempre usciti più forti di prima, e con ancora più voglia di scrivere nuove canzoni e di farle ascoltare alle persone.
Nel videoclip di “La Stanza di Elena”, la stanza sembra resistere al cambiamento e rimane legata al passato. Qual è il messaggio principale che volete trasmettere attraverso questa metafora visiva?
Il messaggio che vogliamo trasmettere con le immagini è lo stesso che vogliamo trasmettere con il testo: può far paura il cambiamento rispetto ad un piano prestabilito, ma per quanto doloroso sulla lunga distanza, i cambiamenti possono comunque portare ad un’evoluzione positiva anche imprevista.
Il Double A-side “Zero” enfatizza il concetto di cambiamento. Come avete affrontato le sfide personali e professionali che vi hanno portato a questo punto della vostra carriera?
Abbiamo affrontato i cambiamenti sempre con un atteggiamento di apertura mentale, cercando di essere elastici ed adattandoci in ogni situazione per il bene del progetto. In senso pratico questo si è tradotto con il cambio di formazione, con il riadattare il nostro repertorio anche in versione acustica per poterci adattare a tutte le situazioni nel migliore dei modi, e cercando di suonare live il più possibile.
Avete annunciato diverse date per il tour estivo. Quali sono le vostre aspettative per questi concerti e come pensate che il pubblico reagirà ai nuovi brani rispetto ai vostri lavori precedenti?
Abbiamo già testato i brani pubblicati dal vivo, ed abbiamo ottenuto un’ottima risposta. Sono brani che si integrano bene all’interno del nostro repertorio e che parlano di emozioni e situazioni reali che, per quanto personali, possono essere condivise da persone diverse.
