Sarà il PARCO ARCHEOLOGICO DI RUDIAE ad accogliere il Teatro dei Luoghi per il terzultimo appuntamento in cartellone.
Martedì 23 luglio a partire dalle ore 19.00 sarà un doppio appuntamento dedicato alla danza contemporanea ad unire l’arte del movimento alla bellezza del panorama: un incontro tra cultura e natura alla luce suggestiva del tramonto.
Si parte con Masque Teatro e VOODOO una performance per affrontare il vuoto e abitare la buia luce. La necessità di una lucida trance sembra essere la costante indicazione che ci viene consegnata quando si cerca di decifrare l’ardua lotta che sta alla base del cominciamento. Affrontare il vuoto e scontrarsi con esso abbisogna di tenacia, soprattutto di uno strumento che funga da catalizzatore ossia che triggheri lo stato di quiete e lo trasporti al di là delle barriere erette, non dall’Es come banalmente si potrebbe affermare, ma dalla biochimica dell’esistenza che fabbrica continuamente gli enzimi della normalità. Col Voodoo accogliamo tutti i nostri divenire. Col voodoo abitiamo la buia luce.
A seguire Dewey Dell presenta DERIVA TRAVERSA che vede in scena Teodora Castellucci. Un tentativo di decifrare l’invisibile, una discesa nel sé, una geografia del soprannaturale.
La condizione di isolamento insita nel mestiere del pastore porta a un’immersione totale. I suoni udibili si assorbono in un nuovo silenzio, i pensieri si formano in modo assoluto. Gli animali da custodire diventano l’unica possibilità di astrazione dal sé. Nella poesia orale dei poeti pastori, intonata sul suono del vento o dei versi animali, si tramanda la storia passata. Ma nella risalita lungo il tempo non si abbandona la realtà attuale. Il loro canto si potrebbe intendere come un tentativo di decifrazione dell’invisibile, che avviene attraverso una discesa nel sé, una geografia del soprannaturale.
Alle 21.15 nell’Ortale di Koreja in scena PALADINI DI FRANCIA. SPADA AVETE VOI, SPADA AVETE IO! un appuntamento dedicato ai più giovani e firmato Koreja con la regia di Enzo Toma: il racconto della storia comica e tragica dei paladini di Carlo Magno, dall’arrivo a corte della bella Angelica al massacro di Roncisvalle. I personaggi dell’Ariosto come pupi, ritornano in vita ognuno diverso dall’altro, raccontando le conseguenze della guerra e dell’amore, il destino e la ricerca quotidiana della propria dignità narrando la loro storia ma in definitiva, come accade in Pasolini (lo spettacolo è dedicato a Che cosa sono le nuvole) la storia di tutti noi, immersi in un mondo meraviglioso di cui possiamo solo sfiorare la bellezza.
Dopo lo spettacolo, appuntamento a Koreja con il Teatro dei Luoghi OFF, il dopo festival di cui nessuno aveva bisogno. Dal 19 al 24 luglio, a partire dalle 22, l’Ortale dei Cantieri Teatrali Koreja sarà animato da attività all’insegna del “chill”, della convivialità e, perché no, della spiritualità. Musica dal vivo, tarocchi, yoga e attività varie per un dopo festival assolutamente “fuori luogo”.