Creepypasta – L’Ospite Inatteso

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Una giovane donna si trasferisce in una vecchia casa di campagna, attratta dal suo fascino misterioso. Ma ben presto, strani rumori e presenze inquietanti sconvolgono la sua tranquillità. Un racconto horror che ti terrà col fiato sospeso fino all’ultima pagina.

L’odore di muffa e polvere avvolgeva Emily non appena varcava la soglia della vecchia dimora. Le assi del pavimento scricchiolavano sotto i suoi passi, e le pareti, screpolate e ingiallite, sembravano sussurrare antichi segreti. Era attratta da quel luogo, da quella sensazione di mistero che aleggiava nell’aria, ma allo stesso tempo ne era intimorita.

Le prime notti furono le peggiori. Ombre danzavano sulle pareti, proiettate dal fuoco crepitante nel camino. Sussurri impercettibili le svegliavano nel cuore della notte, come se una presenza invisibile la stesse osservando. Pensava fosse solo la sua immaginazione, l’effetto di troppe storie horror lette da bambina.

Ma i fenomeni si fecero sempre più insistenti. Oggetti si spostavano da soli, porte si aprivano e si chiudevano senza motivo. Una volta, svegliandosi di soprassalto, vide una figura scura aggirarsi nel corridoio, ma quando accese la luce, non c’era più nulla.

Emily iniziò a fare ricerche sulla storia della casa, cercando di capire se fosse mai accaduto qualcosa di strano in passato. Scoprì che la dimora era stata costruita su un antico cimitero, e che molti dei suoi precedenti abitanti erano morti in circostanze misteriose.

Una notte, mentre sfogliava un vecchio libro trovato in soffitta, lesse di un rituale oscuro praticato in quella zona secoli prima. Si diceva che chi lo avesse eseguito avesse condannato la sua anima a vagare per sempre tra le mura della casa. Un brivido le percorse la schiena.

Convinta che la presenza maligna fosse legata a quel rituale, Emily decise di affrontare la sua paura. Armandosi di coraggio, si recò nel punto esatto in cui, secondo il libro, era stato compiuto il rito. Mentre pronunciava le parole del rituale a voce alta, sentì una forte energia negativa avvolgerla. Poi, un silenzio assordante.

La casa sembrava finalmente in pace. I rumori e le ombre scomparvero, e Emily poté finalmente dormire sonni tranquilli. Ma ogni tanto, quando si trovava da sola, le sembrava di sentire un sussurro leggero, come un addio.

Giuseppe Gallo

Giuseppe Gallo

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