All’esordio nella categoria dedicata alle vetture a guida autonoma buon piazzamento nella classifica generale per la “squadra corse” dell’Università di Parma. Spicca il terzo posto nella prova Skidpad
Parma, 17 settembre 2024 – Bilancio incoraggiante per l’UniPR Racing Team al termine dei cinque frenetici giorni di competizione della gara Formula Sae Italy di Varano de’ Melegari, tappa italiana del campionato internazionale di Formula Student che si è svolta all’autodromo Riccardo Paletti. La “squadra corse” dell’Università di Parma ha gareggiato per la prima volta nella sua storia nella categoria 1DV, dedicata alle vetture a guida autonoma, ottenendo risultati che costituiscono motivo di orgoglio e rappresentano un’indicazione estremamente incoraggiante per il futuro.
Nella classifica generale (stilata combinando i risultati ottenuti nelle tre prove statiche e nelle quattro prove dinamiche) l’UniPR Racing Team ha conquistato il sesto posto. Negli eventi statici il team ha invece brillantemente ottenuto il quarto posto nella prova Cost, piazzandosi poi al quinto posto nella prova Business e concludendo con il nono posto nella prova Design. Constantin Dragos Oneci, Team Leader della stagione 2023/24, ha così commentato le prove: “Il risultato è ben più importante di quanto la classifica generale possa indicare. Il quarto posto della prova Cost è un motivo di vanto, ma lo sono anche gli altri se guardiamo ai punteggi ricevuti: i 64 punti ottenuti su 75 disponibili nella prova Business sono un netto miglioramento rispetto al 2023. Anche la prova Design ha visto un miglioramento dall’anno scorso e questi sono segnali che stiamo comprendendo la direzione in cui muoverci”.
Negli eventi dinamici, cioè le prove di gara effettuate con macchina in movimento e in modalità di guida full autonomous, il risultato migliore è stato sicuramente il terzo posto conquistato nella prova Skidpad. Un risultato quasi inatteso alla vigilia e che purtroppo non si è potuto replicare nelle prove Autocross e Trackdrive della domenica, giornata conclusiva. Per quanto riguarda la prova Autocross, la vettura ha completato il giro richiesto dal regolamento ma al termine del giro si è arrestata al di fuori dello spazio prestabilito dai giudici di gara, invalidando il tentativo. Le avverse condizioni meteo hanno poi impedito di effettuare ulteriori tentativi e hanno compromesso il regolare svolgimento della prova Trackdrive, poiché il riflesso dei coni-guida nelle pozzanghere avrebbe causato problemi ai sistemi di guida autonoma delle vetture.
Particolare soddisfazione è stata mostrata da Andrea Oppici, CTO Driverless, il cui reparto si è incaricato di studiare e applicare alla vettura una tecnologia nuova per il team in tempi record: “L’obiettivo che ci eravamo posti a inizio anno era molto alto: sviluppare in un anno da zero una macchina a guida autonoma, che potesse competere e sostenere le prove dinamiche della categoria Driverless, non era affatto scontato. Oggi finalmente possiamo dire che l’obiettivo è stato perfettamente centrato. Il sesto posto della classifica generale, a mio parere, non rispecchia appieno l’enorme mole di lavoro svolta durante l’anno e neanche ciò che è stato fatto in gara. Senza i problemi organizzativi e meteorologici saremmo potuti salire almeno di qualche posizione”.
È importante ricordare che lo sviluppo della vettura a guida autonoma è stato iniziato dall’UniPR Racing Team solo un anno fa, mentre per gran parte dei team che competono nella categoria Driverless questo processo è durato diversi anni. “Ho avuto l’occasione di confrontarmi con membri degli altri team in gara – sottolinea ancora Oneci – team che lavorano sulla Driverless da almeno quattro anni. Tutti sono rimasti impressionati dal nostro punto di arrivo dopo un solo anno di lavoro, con una macchina che si muove in autonomia ed esegue gli ordini. Questa è un’ulteriore dimostrazione della bontà del lavoro svolto”.
L’esperienza di Varano è stata senza dubbio un successo per l’UniPR Racing Team. L’orgoglio di vedere i propri sforzi riconosciuti dalla classifica finale, insieme alla soddisfazione di aver portato a termine un’impresa ingegneristica che ha stupito diversi competitor per la velocità di realizzazione e i risultati ottenuti in pista, non possono che essere i mattoni da cui ripartire per potersi costantemente migliorare in futuro.