Dopo il significativo esordio con “Cuore di plastica” e “Stare male con te”, GIIN torna su tutte le piattaforme digitali venerdì 20 settembre 2024 con il nuovo singolo “Foresta”. Il brano, prodotto da Alessandro Donadei, prodotto da Giungla Dischi ed edito da SONY Music Publishing / Giungla Dischi Srl / Saifam, sarà la traccia di punta del prossimo EP della giovane cantautrice. Con la sua capacità unica di catturare l’essenza delle emozioni umane attraverso la musica, GIIN ci invita in un viaggio introspettivo nel profondo della psiche.
“Foresta” nasce da un momento di riflessione personale, una notte di introspezione che ha dato vita a un’opera che esplora il bisogno umano di movimento e decisione, anche quando non necessario, per la paura di rimanere indietro. La canzone si addentra nel caos delle emozioni contrastanti, nel desiderio di inseguire sentimenti sfuggenti e nella sensazione di smarrimento che può essere paragonata all’essere persi in una foresta senza una direzione chiara. GIIN descrive “Foresta” come un inno al dubbio e all’incertezza, elementi che trova affascinanti e che sono spesso evitati nella nostra società che premia la certezza e la direzione. Con questo nuovo singolo, GIIN continua a esplorare nuovi orizzonti musicali e a stabilire la propria identità artistica come una voce unica nel panorama musicale contemporaneo. “Foresta” è più di una canzone: è una dichiarazione d’intenti, un’esplorazione del caos interiore e un invito a abbracciare l’incertezza.
“Foresta è nata inaspettatamente, era da tanto che non riuscivo a scrivere qualcosa in grado di soddisfarmi. Sono tornata a casa una notte tardi, dopo una serata sprecata a cercare di agire su quello che provavo, mai riuscendoci. Ho cercato di incanalare tutto il mio fastidio e la mia frustrazione, finendo per prendere una piega più ampia e generale non solo legata alla situazione di quella sera. Foresta è un viaggio attraverso i miei pensieri, parla del costante bisogno di dover uscire, fare cose, prendere scelte anche quando non ce n’è bisogno, per paura di perdersi restando fermi. Esprime anche la confusione che si prova a sentire varie emozioni che vorresti rincorrere ma non riuscendoci, sensazione che per me è simile a ritrovarsi in una foresta e non sapere bene in quale direzione andare. È un elogio al dubbio, alle incognite e al disordine, elementi che trovo incredibilmente affascinanti. Anche se lo scheletro della canzone è nato di getto in una notte, come sfogo inquieto, Foresta ha preso realmente forma solo in studio con Alessandro Donadei. È stato capace di leggermi quasi nel pensiero, dando alla canzone una struttura e un vestito che la rendessero ancora più coinvolgente, sottolineando la consistenza di ciò che volevo comunicare con una strumentale perfettamente calzante. È stato emozionante non solo vedere un’idea diventare realtà, ma soprattutto sentirmi davvero compresa a livello artistico.”