Creepypasta – L’Ultima Confessione

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La chiesa di San Pietro era un’ombra cupa nel cuore del villaggio. Le sue vetrate colorate, un tempo luminose, erano ora offuscate dalla polvere e dal tempo, proiettando macchie inquietanti sulle pareti. Si diceva che al suo interno risiedesse un’energia oscura, un male antico che si agitava nelle ombre.

Padre Matteo, un prete anziano e provato, era l’unico a frequentare regolarmente quella chiesa. Ogni notte, si recava nell’oscurità della sacrestia per celebrare una messa silenziosa, un’ultima preghiera prima di abbandonare il mondo.

Una notte, mentre era inginocchiato davanti all’altare, sentì un rumore leggero provenire dalla cripta. Un brivido gli percorse la schiena. La cripta era stata sigillata da secoli, un luogo dimenticato e pieno di mistero. Curioso e spaventato allo stesso tempo, Padre Matteo si alzò e si diresse verso la botola che conduceva alle profondità della chiesa.

Con le mani tremanti, sollevò il pesante coperchio e scese le ripide scale di pietra. L’aria era umida e gelida, e l’odore di decomposizione era intenso. Accese una candela, la fiamma danzò tremolante, proiettando ombre bizzarre sulle pareti.

Al centro della cripta, su un sarcofago di marmo nero, giaceva un corpo. Era avvolto in un sudario consumato dal tempo, ma i suoi occhi, vuoti e neri, sembravano fissare Padre Matteo. Un’ondata di paura lo investì. Quel corpo non era umano, ne era certo. Aveva qualcosa di innaturale, di demoniaco.

Mentre si avvicinava, il corpo si alzò in piedi. Il sudario si squarciò rivelando una creatura orribile, con la pelle pallida e screpolata e artigli affilati come rasoi. Urlando di terrore, Padre Matteo cercò di scappare, ma la creatura lo afferrò per il collo e lo trascinò verso di sé.

Il prete sentì i suoi denti conficcarsi nella sua carne, mentre una voce rauca e cavernosa gli sussurrava all’orecchio parole incomprensibili. Poi, tutto diventò nero.

Il mattino seguente, i fedeli trovarono Padre Matteo morto nella cripta, il corpo mutilato e contorto in una posizione innaturale. La chiesa di San Pietro fu chiusa e messa sotto sequestro. Si diceva che il male che aveva dimorato al suo interno fosse finalmente uscito allo scoperto, pronto a seminare terrore e distruzione.

E la cripta? Rimase sigillata per sempre, un monito per coloro che osavano profanare i segreti sepolti nel cuore della chiesa.

Giuseppe Gallo

Giuseppe Gallo

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