Domani. venerdì 18 ottobre, esce sulle piattaforme digitali e in tutti i digital stores l’EP d’esordio della band bresciana MATHILDE MONTORO. Lo stesso giorno, il singolo “Ai guai” entrerà in rotazione radiofonica.
Il progetto è prodotto dalla band in collaborazione con Stefano Vanoni e presenta quattro brani che esplorano tematiche che spaziano dall’introspezione alla società, fino ai sentimenti. L’EP si caratterizza per sonorità essenziali e una registrazione in presa diretta delle parti ritmiche di chitarra, basso e batteria.
«Siamo in tre e, quando è partito il progetto Mathilde Montoro, eravamo tutti impegnati anche in altri progetti musicali. Il tempo a disposizione era davvero poco, ma non volevamo aspettare – dichiara la band – abbiamo scritto quattro brani con una rapidità che ha sorpreso anche noi, e le fasi di scrittura e preproduzione si sono praticamente sovrapposte. Abbiamo quindi optato per una registrazione sostanzialmente in presa diretta, riducendo all’essenziale le eventuali sovraincisioni. Il risultato è stato un prodotto molto snello e facile da mixare. Questa registrazione, pur con qualche imperfezione, rappresenta quello che siamo e il nostro modo di fare musica. Ci è sembrato il modo più diretto ed onesto di presentarci. La tematica principale raccontata nei testi è quella della contrapposizione tra noi, ‘piccole’ persone, e un mondo immenso, veloce e a volte scomodo. È come galleggiare in un mare grande: a volte fa paura, ma altre volte navigarlo è una meraviglia.»
Contestualmente all’uscita dell’ep sarà in rotazione radiofonica il singolo “Ai guai”, un brano che affronta il tema della sconfitta. In realtà, si presenta come un vero e proprio brindisi alle difficoltà e ai problemi che, a volte, ci fanno sentire come se avessimo perso. L’idea di celebrare la sconfitta con un brindisi nasce dalla consapevolezza che essa fa parte integrante della vita, e che è fondamentale imparare ad accettarla. Oggi, tuttavia, sembra che molti siano meno preparati ad affrontare le sconfitte, siano esse piccole o grandi. Troppi cercano di mettere la propria vita in prima pagina, desiderando apparire agli occhi degli altri come impeccabili e privi di difetti. La sconfitta, invece, va gestita con saggezza. Nel tentativo di rialzarsi, sarebbe bello non prestare attenzione al giudizio altrui, ma riflettere su ciò che ha portato all’errore, traendo insegnamenti da queste esperienze e cercando di non ripetere gli stessi sbagli in futuro. È probabile che, lungo il cammino, si presenteranno nuove sfide e nuove sconfitte. In tal caso, sarà possibile brindare nuovamente ai guai, rialzarsi e riprovare.