Sono dieci i professionisti tra dottori in medicina fisica e riabilitativa, fisioterapisti, logopedisti provenienti dai due ospedali pediatrici supportati da Fondazione Soleterre in Ucraina, l’ospedale St. Nicholas di Leopoli e l’Ospedale pediatrico Okhmatdyt di Kyiv, coinvolti nel percorso di formazione sulla riabilitazione fisica dei pazienti, con un focus particolare sui traumi di guerra in corso fino al 6 dicembre all’Ospedale Bambino Gesù di Roma. La collaborazione tra le organizzazioni umanitarie e l’ospedale della Santa Sede ha permesso di strutturare un percorso individuale e multidisciplinare basato sulle necessità specifiche degli ospedali ucraini anche in riferimento all’attuale situazione affrontata quotidianamente nei reparti di riabilitazione del paese.
Affiancando i colleghi italiani, i dieci specialisti ucraini stanno apprendendo direttamente sul campo dalle eccellenze del settore. Al loro rientro in Ucraina metteranno a frutto le competenze acquisite trasferendo le conoscenze ai propri colleghi con l’obiettivo di ampliare l’accesso a cure di alta qualità per il maggior numero possibile di bambini e bambine che riportano traumi fisici e psicologici legati alla guerra.
L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma rappresenta infatti un’eccellenza, non soltanto italiana ma anche europea, nelle aree tematiche d’interesse (area respiratoria e ventilatoria, traumi cranici e della coscienza, spasticità e trattamento con tossina botulinica, protesi e robotica, approcci multidisciplinari ai pazienti con disabilità complesse, disfagia), tanto da ospitare sistematicamente pazienti da paesi esteri che necessitano cure in questi settori.
Il training è iniziato con il momento ufficiale e simbolico della firma dell’accordo di collaborazione tra Fondazione Soleterre e l’ospedale, alla presenza della direttrice di Soleterre, Cristina Cornelli, del presidente dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù Tiziano Onesti, del direttore sanitario, Massimiliano Raponi, e della presidente di Fondazione Zaporuka, partner ucraino di Soleterre, Nataliia Onipko. L’accordo, firmato dai direttori dei due ospedali ucraini, ha l’obiettivo di promuovere e incentivare un rapporto di collaborazione tra gli istituti ospedalieri di Italia e Ucraina in ottica di mutuo supporto e crescita professionale.
«In un momento così complesso per l’Ucraina questa formazione rappresenta molto più di un’occasione per apprendere nuove conoscenze tecniche. È un’opportunità preziosa per i medici ucraini di confrontarsi con un’eccellenza come l’Ospedale Bambino Gesù, di arricchire le proprie competenze con contenuti innovativi e, al tempo stesso, di trovare un momento di respiro lontano dalle sirene e dai missili. Tornare in Ucraina con strumenti concreti per migliorare la qualità delle cure pediatriche e poter condividere queste competenze con i colleghi non è solo un passo avanti per il sistema sanitario, ma anche un atto di speranza per i tanti bambini che hanno bisogno di riabilitazione di qualità» ha dichiarato Mariarosaria Borraccia, responsabile del Programma Salute di Fondazione Soleterre in Ucraina.
L’attività di formazione in corso si inserisce nell’ambito del progetto “Rafforzamento della capacità degli ospedali di Lviv, Kyiv e Dnipro di rispondere, gestire e trattare le emergenze complesse legate alle vittime di ordigni esplosivi, sostenuto da AICS Kiev, con cui Soleterre e Zaporuka mirano a costruire e supportare team multi-disciplinari per quattro centri di riabilitazione ucraini (due pediatrici e due per adulti) per sviluppare le competenze necessarie a far fronte ai nuovi bisogni emersi dopo l’invasione russa da febbraio 2022.
Il progetto è parte dell’Iniziativa di emergenza a favore della popolazione colpita dal conflitto in Ucraina e nei Paesi limitrofi, finanziata dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo con un contributo di 46,5 milioni di euro. L’iniziativa sostiene 27 progetti, guidati da Organizzazioni della Società Civile (OSC) italiane, internazionali e locali che forniscono aiuti umanitari salvavita nei settori di istruzione, salute, protezione, acqua e servizi igienico-sanitari, emergenza e sminamento, dedicati a oltre 900.000 individui. L’iniziativa segue il successo del bando di primissima emergenza AICS del 2022 che ha assegnato 14 milioni di euro a 14 progetti in Ucraina, fornendo supporto a oltre 150.000 persone vulnerabili.