Creepypasta – La Crepa

Condividi

Il terremoto iniziò con un sussurro, un tremito impercettibile che scalò rapidamente fino a diventare un ruggito inarrestabile. Le pareti della vecchia casa di pietra crepitarono come carta bruciata, i vetri tremarono e scoppiarono, e il pavimento si contorse sotto i piedi di Elena come un’onda in tempesta.

Terrorizzata, si strinse al compagno, cercando conforto in quel corpo caldo e familiare. Ma la terra continuava a tremare, come se un mostro gigantesco si stesse dimenando nelle sue viscere, e la casa, inarcandosi e contorcendosi, sembrava destinata a disfarsi in mille pezzi.

Un boato assordante scosse l’aria, e una crepa si aprì nel muro di fronte a loro, allargandosi inesorabilmente. La luce della luna, filtrando attraverso la fenditura, illuminò una scena da incubo: la crepa si estendeva oltre le pareti, oltre la casa, e sembrava inghiottire tutto ciò che incontrava.

Elena e il suo compagno si scambiarono uno sguardo terrorizzato. La crepa si allargava sempre di più, e con essa cresceva la loro paura. Sentivano la terra tremare sotto i piedi, come se stesse cercando di liberarsi di loro, di inghiottirli nel suo ventre oscuro.

“Dobbiamo uscire di qui!” urlò il compagno, ma la porta era bloccata dalle macerie.

La crepa si avvicinava sempre più, e con essa un freddo gelido che penetrava fino alle ossa. Elena sentiva un formicolio strano alle gambe, come se qualcosa la stesse tirando verso il basso.

“Non lasciarmi!” supplicò il compagno, stringendola a sé con tutte le sue forze.

Ma era inutile. La crepa era troppo grande, troppo potente. Con un ultimo, disperato tentativo, Elena si aggrappò a una trave di legno, ma la terra cedette sotto i suoi piedi e fu risucchiata nel buco nero che si era aperto nel muro.

L’ultima cosa che vide fu il volto terrorizzato del suo compagno, che svanì nell’oscurità insieme a lei.

Quando Elena riaprì gli occhi, si trovava in un luogo buio e umido, circondata da rocce e fango. Si alzò a fatica, sentendo un dolore lancinante a una gamba. Si guardò intorno, disorientata. Dove era? Cosa le era successo?

Sentì un rumore strano provenire dal fondo della caverna. Era un lamento, un gemito soffocato. Si avvicinò cautamente, e vide una figura scura rannicchiata in un angolo. Era il suo compagno.

“Aiuto!” urlò l’uomo, la voce rauca e piena di paura.

Elena si precipitò verso di lui, ma quando lo toccò, sentì qualcosa di strano. La sua pelle era fredda e umida, e i suoi occhi avevano un’espressione vuota e distante.

“Chi… chi sei tu?” balbettò l’uomo.

Elena lo guardò negli occhi, cercando di capire cosa fosse successo. Ma in quei suoi occhi non c’era più traccia dell’uomo che amava. C’era solo un abisso di vuoto e di oscurità.

E in quel momento, Elena capì che non era più la stessa. Era stata inghiottita dalla terra, e nel farlo aveva perso una parte di sé. Era diventata qualcos’altro, qualcosa di oscuro e misterioso.

E mentre la terra continuava a tremare, Elena e il suo compagno rimasero intrappolati nella caverna, prigionieri di un incubo senza fine.

Giuseppe Gallo

Giuseppe Gallo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *