Creepypasta – La Notte del Babbo Natale che Urlava

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Una notte di Natale come tante, ma con un tocco oscuro e inquietante. Scopri cosa si nasconde dietro la risata gioiosa di Babbo Natale in questo racconto horror che ti farà ripensare alle festività.

Il camino scoppiettava allegro, proiettando ombre danzanti sulle pareti. L’albero di Natale brillava di mille luci colorate, creando un’atmosfera magica. Ma c’era qualcosa di strano nell’aria, un’ombra di inquietudine che offuscava la gioia del Natale.

Maria, una bambina di otto anni, si stringeva al suo orsacchiotto, gli occhi fissi sulla finestra ghiacciata. Aspettava con ansia l’arrivo di Babbo Natale, ma un’ondata di freddo le percorse la schiena. Il vento ululava come un lupo affamato, scuotendo i rami spogli degli alberi.

All’improvviso, si sentì un rumore sul tetto. Maria si alzò in punta di piedi e si avvicinò alla finestra. Vide una sagoma rossa scivolare giù dal camino. Era Babbo Natale! Ma qualcosa non andava. Il suo viso, illuminato dalla luce fioca del camino, era contorto in una smorfia di rabbia. I suoi occhi, invece che brillare di gioia, erano neri come la pece.

Con un urlo rauco, Babbo Natale si alzò in piedi. Il suo sacco, invece di essere pieno di giocattoli, era stracolmo di catene e strumenti da tortura. La risata gioiosa si trasformò in un ghigno maligno.

“Ho portato i regali per i bambini cattivi!” urò con voce cavernosa.

Maria, terrorizzata, si nascose sotto le coperte. Sentì i passi pesanti avvicinarsi alla sua stanza. La porta si spalancò e un’ombra minacciosa si proiettò sulla parete. Maria chiuse gli occhi con forza, pregando che tutto fosse solo un brutto sogno.

Quando aprì gli occhi, il sole splendeva nella sua camera. L’albero di Natale era ancora lì, scintillante e luminoso. Ma lo spavento della notte precedente l’aveva segnata profondamente. Da quel giorno, Maria non credette più nello stesso Babbo Natale.

Giuseppe Gallo

Giuseppe Gallo

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