Un irriverente spettacolo sul corpo che invecchia firmato dalla compagnia belga Wooshing Machine
Tra Bob Marley e Nilla Pizzi, John Cassavetes e Nan Goldin, un lavoro gioioso e bizzarro per celebrare i segni del tempo che passa
Domenica 12 alle 17.30 spazio ai giovani spettatori con “Eco-Quiz-Show”: i temi del cambiamento climatico e dell’ecologia trattati in maniera giocosa e poetica col teatro-danza
Firenze, 2.1.2025 – Uno spettacolo politico e deliziosamente ironico per raccontare il corpo che invecchia mentre l’anima conserva la verve per lanciarsi in atti sfrenati. Questo è “Ma l’amor mio non muore / Epilogue”, ultimo lavoro della compagnia belga Wooshing Machine che andrà in scena in prima italiana sabato 11 gennaio ore 21.00 al Teatro Cantiere Florida di Firenze (via Pisana 111R) nell’ambito della stagione a cura di Versiliadanza. Seguito naturale della Trilogia della Memoria, lavoro in tre atti che ripercorreva la vita degli autori, lo spettacolo intreccia ricordi intimi e memoria collettiva nell’impronta lasciata dalla vita sui tre danzatori e coreografi – Carlotta Sagna, Mauro Paccagnella e Alessandro Bernardeschi – figli degli anni settanta e ottanta italiani, emigrati in Francia e in Belgio alla ricerca di fermento politico, sociale e culturale. Un lavoro che, nello stile che contraddistingue la formazione, fa convivere gravità e allegria, disinvoltura e disarticolazione, gigioneria e autoironia, gioia selvaggia e gravità. È vero che l’amore non muore, ma il tempo passa e i corpi dei monelli ne portano il peso. Il pubblico sente scricchiolare le articolazioni degli artisti: davanti a loro si spezzano. Quando un corpo minaccia di cadere è il compagno che si regge, si sostiene, prima di barcollare all’indietro, e non si può evitare di porsi una domanda bruciante e universale: che fare coi nostri involucri mortali? (info e ingressi: www.teatroflorida.it).
Con la Trilogia della Memoria Paccagnella e Bernardeschi, all’epoca cinquantenni, affrontavano la prova del tempo rivisitando 20 anni di sodalizio artistico, culturale e storico. Adesso, sessantenni, creano un nuovo spettacolo che prende il titolo dall’omonimo film del 1913 con la diva del muto Lyda Borrelli, danzatrice e attrice magistrale dalle movenze intense, cariche di emozioni, intensità e languore. “Ma non è tutto: Lyda Borelli ha dato il suo nome a una casa di riposo per artisti, quindi il titolo ci è sembrato più che appropriato!”, scherzano gli autori. L’umorismo gioca un ruolo essenziale, creando la distanza necessaria per guardare con giustizia alle storie personali dei tre interpreti e aprendo uno spazio catartico e liberatorio.
Wooshing Machine nasce nel 1998 dall’incontro di Mauro Paccagnella con Alessandro Bernardeschi. Il lavoro della compagnia reinventa la grammatica della coreografia e del teatro, in cui la danza e il gesto danzato sono parte di una pratica ibrida e audace. Mauro Paccagnella attraversa la danza, il teatro, le arti visive e la vita quotidiana per esaminare, con ironia e obiettività, le domande pressanti e le fragilità del nostro tempo. Alessandro Bernardeschi proviene da studi accademici nell’ambito del D.A.M.S. di Bologna e parallelamente si forma in danza classica e contemporanea, rimanendo molto attivo sulla scena artistica bolognese. Nel 1990 si trasferisce a Parigi dove lavora con numerosi coreografi di spicco; dal 2000 prende parte a tutte le creazioni di Caterina Sagna. Carlotta Sagna si è formata all’Accademia di balletto di Monte-Carlo e al Mudra di Maurice Béjart a Bruxelles. Ha lavorato con Micha Van Hoecke, Anne Teresa de Keersmaeker, Cesare Ronconi, Jan Lauwers, Caterina Sagna, Dan Jemmett, Sylvie Reteuna, Maxence Rey, Jean-Christophe Bleton e Lionel Hoche. Dal 2017 è interprete di Georges Appaix.
Le attività del Cantiere continueranno con gli spettacoli per ragazze, ragazzi e famiglie della rassegna “Il Florida dei Piccoli” domenica 12 gennaio alle 17.30. In scena“Eco-Quiz-Show”, progetto di teatro danza che affronta il tema dell’ecologia in maniera giocosa e poetica, portato in scena da Simona Bucci. Uno studio televisivo con sigla, domande, risposte, idee possibili, soluzioni, creatività e suggerimenti. Questo è Eco-Quiz-Show! La presentatrice pone questioni alla concorrente di turno; tutte vertono sul tema dell’ecologia. Le possibili risposte alcune volte conducono a momenti poetici, dove l’immaginario è veicolo di immersione negli scenari ambientali del presente e del futuro, attraverso il linguaggio del corpo. I quesiti si estendono anche ai bambini e alle bambine presenti, convinti che la creatività delle loro idee, da quelle più concrete a quelle più visionarie e utopiche, possa offrire nuovi scenari del vivere (in replica in matinée lunedì 13 e martedì 14 gennaio ore 10.00 per la rassegna “Chiavi della Città”).
Le attività di Versiliadanza al Teatro Cantiere Florida sono co-finanziate dal Creative Europe Programme dell’Unione Europea, con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze, Fondazione CR Firenze, in collaborazione con RAT Residenze Artistiche Toscane, Firenze dei Teatri, Quadrato, con il contributo di Unicoop Firenze.