IRST è capofila del progetto STABLE finanziato dalla Rome Technopole per l’attuazione dello Spoke 6 dedicato alla promozione delle attività congiunte stabili tra partner
Meldola (FC) 15 gennaio 2025 – Un problema di fondamentale importanza nel campo dello sviluppo di nuovi farmaci è assicurare il mantenimento delle proprietà chimico-fisiche del prodotto fino alla somministrazione al paziente. L’IRST “Dino Amadori” IRCCS di Meldola (FC) ha lanciato una sfida ambiziosa: trovare nuove strategie per veicolare più efficacemente i farmaci sensibili alle temperature. Per questo un’equipe composta da ricercatrici e ricercatori IRST – Sofia Gabellone, Chiara Liverani, Chiara Calabrese, Alessandro De Vita e Giacomo Miserocchi, affiancati da Monica Tramontin (Ufficio ricerca) – grazie al sostegno del Rome Technopole, hanno riunito un team di esperti per creare un consorzio multidisciplinare d’avanguardia per affrontare il problema della stabilità e dell’efficacia nel tempo dei preparati farmacologici. I tre istituti italiani aderenti – insieme a IRST, IRBM e Centro Regionale Information Communication Technology – CeRICT – lavoreranno insieme per sviluppare nuove tecnologie per il trattamento dei tumori.
Il progetto, denominato STABLE, mira a sfruttare le caratteristiche dei lipidi eterei, un tipo di molecole presenti anche nel corpo umano, con una struttura speciale che li rende più resistenti e stabili. Svolgono un ruolo importante nelle membrane delle cellule e aiutano a proteggerle dai danni.
“Negli ultimi anni – spiega la dott.ssa Chiara Liverani, coordinatrice della Unit Preclinic and Osteoncology del Laboratorio di Bioscienze IRST, struttura accreditata Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna – i progressi nelle tecniche di somministrazione dei farmaci si sono rivelati fondamentali per l’approvazione di nuove terapie contro il cancro. Attualmente uno degli ambiti di ricerca più floridi riguarda lo studio dei nanomateriali e, in particolare, di strutture liposomiali per il rilascio di molecole farmacologicamente attive.
Il progetto STABLE guidato da IRST mira alla sintesi di nuovi sistemi di trasporto del farmaco al fine di garantire una somministrazione efficace e controllata al paziente. “Il progetto – aggiunge la dott.ssa Sofia Gabellone, ricercatrice della Unit Preclinic and Osteoncology – si pone come obiettivo la stabilizzazione di nanosistemi di veicolazione polimerici grazie all’aggiunta di lipidi eterei, una classe di molecole primordiali già presenti all’interno del nostro organismo impiegati principalmente nella termoregolazione dei diversi distretti corporei. I lipidi eterei, ereditati dalla prima protocellula (LUCA) che si sviluppò in un pianeta pressoché primordiale, sono alla base della vita sulla Terra. La loro presenza nei primi organismi ha permesso loro di sopravvivere in condizioni ambientali estreme, come quelle presenti circa 3,6 miliardi di anni fa.”
È proprio da queste proprietà uniche dei lipidi eterei che il progetto STABLE prende vita: sviluppare nanoveicoli a base di lipidi primordiali in grado di garantire una maggiore stabilità, un rilascio controllato del farmaco e una migliore biodistribuzione, incrementando così l’efficacia delle terapie, riducendo i costi sanitari e limitando l’impatto ambientale della filiera produttiva.
“Il progetto STABLE rappresenta una straordinaria opportunità per spingere ancora più avanti i confini della ricerca oncologica. Utilizzare molecole primordiali come i lipidi eterei, con le loro proprietà uniche di resistenza e stabilità, ci consente di sviluppare approcci innovativi per migliorare l’efficacia delle terapie contro il cancro. Questa iniziativa multidisciplinare, che coinvolge eccellenze scientifiche nazionali, non solo promuove una maggiore integrazione tra ricerca di base e applicazioni cliniche, ma getta anche le basi per un futuro in cui i trattamenti saranno sempre più personalizzati, sostenibili e sicuri. L’IRST, insieme ai suoi partner, dimostra ancora una volta il proprio impegno a guidare progetti che combinano tecnologia avanzata e una visione globale delle sfide sanitarie ed ambientali” commenta il dott. Nicola Normanno, Direttore scientifico IRST IRCCS.