Sulla rivista internazionale del gruppo Nature, Blood Cancer Journal uno studio dell’Università di Bari Aldo Moro identifica un nuovo meccanismo implicato nel mieloma multiplo.
Un importante studio sperimentale interamente sviluppato presso l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro ha permesso di identificare un nuovo meccanismo coinvolto nella sopravvivenza delle cellule tumorali del mieloma multiplo (MM).
La ricerca, pubblicata sulla prestigiosa rivista internazionale del gruppo Nature, Blood Cancer Journal
(https://www.nature.com/articles/s41408-025-01210-2), è frutto della collaborazione tra il Dipartimento di Bioscienze, Biotecnologie e Ambiente (DBBA) e il Dipartimento di Medicina di Precisione e Rigenerativa e Area Jonica (DiMePRe-J), dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.
Lo studio ha rivelato che queste, nel loro naturale microambiente povero di ossigeno e nutrienti, riescono a sopravvivere e proliferare trasferendo alle cellule stromali del midollo osseo mitocondri non più funzionali per essere degradati. Questo processo, noto come transmitofagia, è supportato da una fitta rete di connessioni intercellulari chiamate Tunneling Nanotubes (TNTs). Quando la formazione dei TNTs viene inibita, le cellule tumorali non riescono a sopravvivere.
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La scoperta offre una nuova chiave interpretativa dei meccanismi cellulari e molecolari che regolano la progressione del MM, gettando le basi per lo sviluppo di strategie terapeutiche innovative, mirate a
colpire la capacità delle cellule maligne di sfruttare il microambiente midollare per la propria sopravvivenza.
L’ innovazione di questo studio risiede nell’aver identificato il ruolo cruciale dei TNTs nella patogenesi del MM. Il prossimo obiettivo sarà identificare struttura funzione di questi nanotubi in relazione a differenti sottogruppi di pazienti, cogliendone il ruolo nel mediare la resistenza farmacologica. Tale approccio è essenziale per trattamenti più mirati ed efficaci.
Lo studio valorizza le consolidate competenze nel campo della fisiologia cellulare e molecolare del DBBA (Prof. Francesco Pisani, Prof.ssa Maria Svelto e Dott. Francesco Di Palma) e l’expertise nel campo del MM
dell’Unità Operativa Complessa di Medicina Interna Universitaria “Guido Baccelli” (Prof. Antonio Giovanni Solimando, Prof. Angelo Vacca e Dott.ssa Vanessa De Santis).
La realizzazione del progetto è stata possibile grazie a finanziamenti sinergici su progettualità integrative, tra cui il “National Center for Gene Therapy and Drugs based on RNA Technology” (PNRR-CN3 Spoke 2
Cancer, cod. prog. CN00000041 – CUP H93C22000430007), il “Fondo per il Programma Nazionale di Ricerca e Progetti di Rilevante Interesse Nazionale” (PRIN, project n. 2022ZKKWLW), e il grant della “Società Italiana di Medicina Interna” (SIMI, 2023 Research Award – CAMEL).
Inoltre, il progetto ha beneficiato del supporto dell’“Hub Scienze della Vita della Regione Puglia” (cod. prog. T4-AN-01, CUP H93C22000560003, cofinanziato dal Ministero della Salute) che ha permesso il
potenziamento delle piattaforme tecnologiche indispensabili per la realizzazione del progetto.
L’integrazione di competenze specifiche, ma complementari, ha reso possibili questi risultati. L’auspicio è che tali collaborazioni continuino anche oltre la durata dei finanziamenti del PNRR, garantendo
così la continuità e lo sviluppo delle ricerche future.
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