Tra sotterranei segreti e piante misteriose: l’Università Statale di Milano apre le sue meraviglie per MuseoCity 2025
Dal 2 all’8 marzo 2025 torna MuseoCity, la manifestazione promossa dal Comune di Milano e dall’omonima associazione, che quest’anno ha scelto come tema “Le Strade dell’Arte”. Per il nono anno, l’iniziativa promuove la scoperta di luoghi più o meno conosciuti grazie ad aperture straordinarie, mostre e visite guidate mettendo in rete fra loro Istituti culturali eterogenei per dimensioni e tipologia.
L’Università degli Studi di Milano partecipa con due eventi: un’esclusiva esplorazione dei sotterranei della Ca’ Granda e una mostra dedicata alle piante velenose all’Orto Botanico di Brera, affiancata da laboratori per adulti e bambini.
I sotterranei della Ca’ Granda: un viaggio nella storia nascosta
Il 6 e 7 marzo, i visitatori avranno la possibilità di esplorare non solo i cortili e le architetture della Ca’ Granda, ma anche le sue zone sotterranee mai aperte al pubblico fino ad oggi, con le visite guidate “Percorsi di arte smarrita nelle viscere della Ca’ Granda”.
La Ca’ Granda, nata come ospedale per volontà di Francesco Sforza, custodisce un labirinto di ambienti sotterranei che raccontano la sua storia più intima: spazi un tempo adibiti a magazzini e spazi funzionali alla vita ospedaliera rivelano oggi strutture architettoniche nascoste, antiche distillerie e pozzi, offrendo un’esperienza immersiva tra arte e memoria storica.
Le visite guidate gratuite e si terranno il 6 e 7 marzo a partire dalle ore 12, con prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti.
Il percorso sotterraneo non è accessibile a persone con disabilità motoria o visiva grave.
Prenotazione obbligatoria su https://lastatalenews.unimi.it/eventi
“Benessere e veleni dalle piante” all’Orto Botanico di Brera
Dal 2 al 7 marzo, l’Orto Botanico di Brera ospita la mostra “Benessere e veleni dalle piante”, che racconta il doppio volto delle piante tossiche: pericolose, ma anche preziose per la medicina. Il percorso espositivo è impreziosito dalle tavole botaniche di Peter Esser (1910), parte del patrimonio dell’Erbario dell’Università Statale di Milano.