A Milano, una mostra interattiva racconta storie di scienza, tecnologia e talento italiano
Milano, 10 aprile 2025 – Sarà visitabile dal 16 aprile 2025 negli spazi della Biblioteca di Ateneo dell’Università di Milano-Bicocca la mostra “Osservatori del Cielo. Storie italiane di scienza, tecnologia e persone”, un’esposizione gratuita e interattiva che porta il pubblico alla scoperta di alcune grandi imprese spaziali italiane. La mostra resterà aperta fino al 30 settembre 2025.
Promossa da MUSA – Multilayered Urban Sustainability Action, Hub di ricerca finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del PNRR, e in collaborazione con Thales Alenia Space Italia, la mostra racconta, con un linguaggio accessibile e coinvolgente, come l’accademia e l’industria aerospaziale italiane contribuiscano con ruoli da protagoniste alle missioni scientifiche per l’osservazione dell’Universo e della Terra.
«I progressi della conoscenza sono sempre il frutto della passione e della dedizione delle persone – spiega Mario Zannoni, curatore della mostra e docente di astrofisica del Dipartimento di Fisica ‘G. Occhialini’ –. Oggi, più che mai, questi traguardi sono il risultato di uno sforzo congiunto di un gruppo di scienziati che lavorano nel mondo accademico e nel mondo industriale. Il denominatore comune è l’alto livello di formazione unito con la curiosità ed il desiderio di andare oltre i limiti conosciuti.»
L’inaugurazione della mostra si terrà su invito martedì 15 aprile alle ore 10.00 e interverranno: Giovanna Iannantuoni, Rettrice dell’Università di Milano-Bicocca; Salvatore Torrisi, Coordinatore scientifico di Musa; Paolo Marchesi, Director & Site Manager Thales Alenia Space Italia in Gorgonzola; Claudia Riccardi, Direttrice del Dipartimento di Fisica “Giuseppe Occhialini” dell’Università di Milano-Bicocca e Mario Zannoni, curatore scientifico della mostra e docente di astrofisica del Dipartimento di Fisica “Giuseppe Occhialini” dell’Università di Milano-Bicocca.
Le missioni che hanno fatto la storia (e il futuro)
Quattro i grandi protagonisti della mostra: i satelliti BeppoSAX, AGILE, Planck e BepiColombo. Ognuno di essi rappresenta un passo avanti fondamentale nella conoscenza dell’Universo: dalle esplosioni di raggi gamma alla materia oscura, dalla radiazione cosmica di fondo alla struttura dello spazio-tempo.
Accanto a totem interattivi, che offrono spiegazioni accessibili a ogni livello di approfondimento, il pubblico potrà ammirare dispositivi originali o perfettamente identici a quelli volati nello spazio, realizzati da Thales Alenia Space Italia in collaborazione con i principali enti di ricerca nazionali.
«Siamo particolarmente fieri di partecipare a questa ambiziosa mostra che celebra non solo i grandi strumenti dell’ingegno umano e gli straordinari risultati ottenuti, ma anche l’impegno e le competenze con cui l’industria spaziale italiana contribuisce alla scoperta e all’esplorazione dell’Universo – ha dichiarato Paolo Marchesi, responsabile del sito Thales Alenia Space di Milano e direttore Computing, Data Handling and Science –. Grazie all’impiego di tecnologie all’avanguardia, ad un impegno costante nell’innovazione e a una collaborazione fattiva tra l’industria, le istituzioni e la comunità accademica scientifica, Thales Alenia Space è protagonista nella realizzazione di satelliti e sonde scientifiche per l’analisi profonda dell’Universo.»
Un’esperienza per tutti, soprattutto per i più giovani
L’iniziativa è rivolta alla cittadinanza, al mondo accademico, ma in particolare agli studenti delle scuole secondarie e agli universitari: lo scopo è quello di stimolare nuove vocazioni scientifiche e valorizzare le discipline STEM, facendo percepire la scienza come una sfida affascinante e accessibile. La mostra è parte integrante delle attività di citizen science e divulgazione dello Spoke 6 di MUSA.
«Educare le nuove generazioni alla scienza e alla sostenibilità è uno degli obiettivi fondamentali di MUSA – commenta Giovanna Iannantuoni, presidente di MUSA e rettrice di Milano-Bicocca –. Questa mostra è un invito a guardare in alto e a credere nel potenziale della ricerca e dell’innovazione italiana.»
Durante il periodo di apertura sono previsti visite guidate ed eventi divulgativi a cura dell’Area Servizi Culturali e Documentali dell’Ateneo.