Con la leggerezza sincera di chi non cerca risposte definitive, ma si lascia trasportare dal momento, “come si fa” è il nuovo inizio di acquachiara, in uscita il 18 aprile e distribuito da Artist First.
Come narrato nel trailer di presentazione del singolo, realizzato interamente in pellicola, ci sono domande che sembrano non avere una risposta. Come si fa a scegliere la strada giusta? Come si fa a cominciare davvero? Come si fa a lasciar andare qualcosa che ancora ci batte dentro?
acquachiara si presenta così, senza proclami, con una canzone che è una porta socchiusa, un sorriso accennato, un pensiero sospeso.
Il suono è acustico, autentico, senza artifici: chitarre che risuonano come pensieri lasciati a mezz’aria, strumenti suonati e dolci elementi elettronici. C’è un’energia fresca, quasi primaverile, che si mescola a una sottile malinconia, come quando una serata d’estate si allunga oltre il previsto e diventa un ricordo prima ancora di finire.
Le parole si rincorrono con un’ironia velata: dici che rispondo troppo spesso “non lo so”, sono pesante come un masso, affonderò. Ma dentro questa leggerezza c’è un sentimento che resiste, ostinato. Tre anni e ancora lo stesso effetto, una mano che cerca un’altra anche quando tutto sembrerebbe dire il contrario.
Forse la verità è che certe risposte non servono davvero. Forse basta il ghiaccio che si scioglie in un cocktail, una notte che sembra più blu, una mano sui jeans che vale più di mille parole. Forse, alla fine, la cosa più vera è proprio il non sapere, accettare il dubbio, il movimento.
Ma come si fa? Forse non lo sapremo mai. Ed è bellissimo così.